Lottò con Marte in singolar tenzone
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VII
LO SPADINO IN TESTA
Lottò con Marte in singolar tenzone
la bella dea ch’al terzo cielo impera,
e del nume guerrier, fatta guerriera,
baldanzosa sostenne il paragone.
Vinselo alfin nel dilettoso agone,
e per trofeo de la vittoria altera
tolto il brando di lui, presso a Citera
armonne il fianco al suo diletto Adone.
Ma da quel dí ch’a trïonfar fu presta,
usò la dea de le leggiadre e belle
portar picciola spada ai crini intesta.
Quindi fra noi l’antica usanza desta,
le seguaci di Venere ancor elle
d’indorato spadino arman la testa.