Lezioni di analisi matematica/Capitolo 7/Paragrafo 43
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§43. — Serie a termini positivi.
α) È specialmente importante lo studio delle serie, i cui termini sono reali ed hanno tutti lo stesso segno, sono cioè tutti positivi o tutti negativi.
A noi basterà studiare, p. es., le serie i cui termini sono tutti positivi, perchè le proprietà delle serie, i cui termini sono tutti negativi, se ne dedurranno immediatamente. È evidente infatti che la serie e la serie , che si ottiene cambiando i segni di tutti i termini della precedente, sono contemporaneamente convergenti, o divergenti, od indeterminate. Ed anzi, se la prima converge ed ha per somma S, la seconda converge ed ha per somma .
Lo studio dunque delle serie di termini tutti negativi è equivalente allo studio della serie con tutti i termini positivi.
Se i termini della serie sono tutti positivi, la somma dei primi termini è una funzione crescente di , e quindi (pag. 124, § 38) tende ad un limite per .
Una serie a termini positivi non è mai indeterminata.
β) Se
(1)
(2)
sono due serie a termini positivi, e se per tutti i valori di n si ha
(3) ,
allora, se la serie (2) converge, anche la serie (1) converge; e la somma s di (1) non può superare la somma di (2).
E quindi, se la serie (1) diverge, diverge anche la (2).
Infatti, se sono rispettivamente la somma dei primi n termini della (1) e della (2), allora dalla (3) segue
(4) .
Se la (2) converge, allora è finito; dalla (4) segue che in tal caso non può tendere all'infinito, ossia che la (1) non può divergere. Quindi, per il teorema precedente, la (1) converge (perchè nè diverge, nè è indeterminata). Di più dalla (4) segue che .
γ) In particolare se , dove , ossia se la (2) è una progressione geometrica decrescente (che noi sappiamo già convergente), si ha:
Se i teoremi della serie
sono positivi, ed esistono due numeri positivi b, q, tali che e che
,
allora la nostra serie converge.
E in modo analogo si vede che, se fosse
,
dove ,
la serie
sarebbe divergente.
δ) Supponiamo ora che esista un numero , tale che per tutti i valori di sia
1.
Ciò equivale a supporre che il limite superiore dei rapporti sia un numero minore di 1.
Allora sarebbe
, | , | ; |
donde, moltiplicando membro a membro:
,
ossia: | . |
I termini della nostra serie
sarebbero ordinatamente minori o uguali dei termini della progressione geometrica decrescente
Quindi la nostra serie sarebbe convergente.
In modo analogo si prova che, se per tutti i valori di è , la nostra serie è divergente.
Per il primo caso, per esempio, invece di ammettere che fosse
(5) |
per tutti i valori di , basterebbe ammettere che questa disuguaglianza valesse a partire da un certo valore di in poi, per esempio, per . La serie sarebbe ancora convergente.
Infatti, essendo soddisfatta la (5) per , è convergente la serie
e quindi anche (§ 42, γ, pagina 142) la serie
Considerazioni analoghe valgono pel secondo caso.
Concludendo si ha il teorema: Se in una serie a termini positivi
il rapporto di un termine al precedente, da un certo punto in poi (ossia per maggiore o uguale ad un certo ), è uguale o minore di un numero fisso k minore di 1, la serie è convergente; se detto rapporto è maggiore od uguale ad 1, la serie è divergente.
Se ne deduce facilmente il seguente corollario, molto utile in pratica: Se in una serie a termini tutti positivi (o tutti negativi) il rapporto di un termine al precedente ha un limite minore di 1 2 la serie è convergente; se ha un limite maggiore di 1, la serie è divergente. Sia . Sia k un numero compreso tra ed . Poniamo . Esisterà oer definizione di limite un intero m tale che per (cioè quando n è nell'intorno di ), valgono le
, .
e in particolare quindi la . Quindi per il teorema precedente la serie sarà convergente.
Se invece , allora finirà per diventare e restare maggiore od uguale a 1; pel teorema precedente, la serie sarà divergente3.
Se non esiste, o vale nulla si può affermare in generale.
Un altro criterio di convergenza sarà dato al § 63, δ.
Es. La serie è convergente. Infatti in questo caso
e quindi
.
Vedremo in seguito che la somma di questa serie è proprio il numero e.
Si voglia calcolare la somma di questa serie con l'approssimazione di . Si osservi che la somma di tutti i termini sono lo termine uguaglia.
.
Se dunque scegliamo n così grande che , la somma dei primi n termini della nostra serie differisce dal valore vero della serie per meno di . Ora questa disuguaglianza è soddisfatta per . Quindi si può scrivere:
con un errore (in difetto) minore di . Con tre cifre decimali esatte è quidni .
Oss. In generale la somma dei primi n termini di una serie convergenze rappresenta la somma della serie con un errore che si può rendere piccolo a piacere scegliendo n abbastanza grande. Una serie è tanto più convergente al calcolo effettivo (converge tanto più rapidamente) quanto maggiore è l'approssimazione che si ottiene dando ad n valori non troppo grandi. Così, p. es., se i termini di di una serie sono positivi, e se la serie, come sappiamo, è convergente; ed essa sarà generalmente tanto più comoda al calcolo numerico, quanto più piccolo si può scegliere k in modo da soddisfare alle precedenti disuguaglianze. Lo studioso può illustrare questo fatto con esempi numerici, e anche ricorrendo soltanto a progressioni geometriche decrescenti.
Note
- ↑ Da questo segue che i rapporti sono minori di 1. Non è però vero viceversa che, se tutti questi rapporti sono minori di 1, allora esista necessariamente una tale numero k minore di 1, e non minore dei nostri rapporti (come avverrebbe se i rapporti fossero in numero finito); e ciò perchè potrebbe avvenire che il limite superiore di tali rapporti fosse proprio uguale ad 1. Infatti, per esempio, nella serie divergente è . Tutti questi rapporti sono minori di 1. Ciò nonostante, se k è un qualsiasi numero positivo minore di 1, si può trovare un intero h così grande che per sia . Dunque, pure essendo tutti i nostri rapporti minori di 1, ciò nonostante, preso un qualsiasi numero , infiniti dei nostri rapporti sono maggiori di k, perchè il loro limite superiore è proprio uguale ad 1.
- ↑ Si potrebbe dire anche: minore di un numero k minore di 1. Ma questa frase più complicata sarebbe nel caso attuale equivalente a quella più semplice del testo.
- ↑ La convergenza di nel caso che si può anche in modo meno completo, ma più intuitivo, esporre così. Se tende ad , esso finisce col diventare e restare tanto vicino quanto si vuole ad : cioè, se k è un numero compreso tra α ed 1, il rapporto , da un certo valore di n in poi, sarà minore di . E quindi la serie converge. Del resto (oss. 6, pag. 109) sappriamo già che dalla si deduce che da un certo valore di n in poi il rapporto .