Enunceremo e dimostreremo questi teoremi per le funzioni reali.
Tali teoremi valgono però, come apparirà evidente, anche per funzioni complesse.
È ben evidente che, se due quantità , si avvicinano indefinitamente a (hanno per limite) due numeri finiti , , la loro somma, la loro differenza, il loro prodotto e il loro quoziente (se ) si avvicinano indefinitamente a , , , (nell’ultimo caso si suppone ). Questa semplice osservazione si enuncia rigorosamente, e in modo più generale, coi seguenti teoremi:
Se sono funzioni della x definite in uno stesso gruppo G, e se, per esempio, per esse hanno dei limiti finiti, allora per , la somma ha per limite la somma dei limiti.[p. 114modifica]
Dimostreremo il teorema nel caso ; il caso generale si tratta, o con metodo analogo, oppure col metodo di induzione completa, osservando che:
.
Sia un numero arbitrario: esisterà un intorno destra di a in cui , ed un intorno di a, in cui . Se è un intorno intero tanto ad che ad , allora in valgono entrambe le precedenti disuguaglianze; donde si deduce:
.
Quindi, dato un numero piccolo a piacere e positivo, se ne deduce, posto , che esiste un intorno di a, in cui è minore di in valore assoluto.
c.d.d.
Osservazione Per stabilire la precedente disuguaglianza sono partito dalla del § 4, , pagina 13.
Nelle stesse ipotesi di il limite del prodotto esiste ed è uguale al prodotto dei limiti.
Supponiamo, come sopra, . Come sopra si dimostra che, dato un numero positivo qualsiasi, esiste un intorno di a, in cui valgono entrambe le , .
Si avrà in tale intorno:
.
Sia ora un numero piccolo a piacere; scelto tale che . , esisterà un intorno di a in cui: ossia: . c.d.d.
Se e se è un numero finito diverso da zero, esiste un intorno di a, in cui , e quindi [p. 115modifica], . In tale intorno ha dunque significato il rapporto . Analoga considerazione vale se .
Teorema. Se , e se è un numero finito non nullo, allora . Se invece , allora .
Se è differente da zero nei punti di un intorno di a (distinti da a) e se , alora .
Se e vicerversa (§ 32, B, pag. 109). Supponiamo che sia un numero finito. Se è un numero piccolo a piacere, esiste un intrno di , in cui . Se è un intorno comune a e all'intorno , di cui parla la precedente osservazione, in tale intorno sarà:
,
donde:
.
Per ogni numero esiste quindi un intorno dove ; da ciò segue tosto il nostro teorema.
Corollario Se due funzioni sono definite nello stesso gruppo ed hanno per limiti finiti , e se il limite di è differente da zero, allora la frazione ha significato (se il denominatore non è nullo) in un intorno di a, ed il suo limite per è uguale al quoziente dei limiti di e .
Ciò si dimostra osservando che è il prodotto di per . [p. 116modifica]
Oss. Esistano ancora per i limiti delle , . Se , , allora ha per limite .
Se , , e se il rapporto ha significato, allora .
Se , , allora .
Se dunque esistono i limiti di e di , noi sappiamo trovare il limite del quoziente in tutti i casi, esclusi quelli che entrambe le , tendano a zero, o che entrambe tendano all’infinito. Questi casi particolari saranno da noi studiati più tardi per altra via. È naturalmente inteso [nel caso che il sia nullo] che si possa parlare del rapporto e che cioè nei punti di un intorno di (il punto escluso), sia 1.
Sia , ; sia , . La si possa considerare come funzione della in un intorno . È intuitivo che sarà anche .
Se però in ogni intorno del punto esistono punti , in cui la assume il valore , bisogna in più ammettere che .
Infatti, preso un numero piccolo a piacere, della , si deduce che esiste un numero tale che per e è . Dalla si deduce che esiste un numero tale che, se e se sia . Sarà quindi anche, per quanto trovammo, e se . La disuguaglianza vale anche se per il valore considerato della , perchè per ipotesi in tal caso , Dunque, dato un numero piccolo a piacere, esiste un numero tale che par è , Donde, per definizione di limite, .
In modo simile si tratta il caso che , oppure , ecc.
Note
↑Se fosse , questa ultima condizione è sempre soddisfatta, come abbiamo già osservato.