<dc:title> Lezioni di analisi matematica </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Guido Fubini</dc:creator><dc:date>1920</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Lezioni di analisi matematica.pdf</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Lezioni_di_analisi_matematica/Capitolo_13/Paragrafo_86&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20230102180828</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Lezioni_di_analisi_matematica/Capitolo_13/Paragrafo_86&oldid=-20230102180828
Lezioni di analisi matematica - Capitolo 13 - Formola di Taylor-Lagrange per le funzioni di due variabili Guido FubiniLezioni di analisi matematica.pdf
§ 86. — Formola di Taylor-Lagrange per le funzioni di due variabili.
Ricordiamo le formole di Taylor-Lagrange per le funzioni di una sola variabile
,
dove , e può variare dal secondo al terzo membro. Vogliamo estendere queste formole al caso di na funzione di due variabili. Consideriamo a tale oggetto la ; la quale, se e , e si considerano come costanti, è una funzione della sola . Potremo quindi scrivere
. (1)
Posto successivamente e , si trae
. (1)bis
Applicheremo alla la precedente formola di Taylor, la quale, posto1, diventa:
. (2)
[p. 291modifica]Vogliamo ora trasformare queste formole in altre, in cui compaiono esclusivamente la e le sue derivate. A tal fine si osservi che le successive derivate della si calcolano coi metodi del § 83, , pag. 278, dove è posto . Ricordando poi che il porre equivale a porre e che il porre equivale a scrivere e al posto di , si ottiene da (2) in virtù delle (1), (1)bis:
() varia generalmente dal secondo al terzo membro.
La prima di queste uguaglianze è un'altra forma del teorema della media. Ma mentre la formola del § 81 è ottenuta passando dal punto al punto mediante una spezzata coi lati paralleli agli assi (e senza supporre la continuità delle ), questa è ottenuta eseguendo tale passaggio con un segmento rettilineo (e supponendo continue).
Utile esercizio sarà di generalizzare in modo analogo le precedenti formole sia a funzioni di più che due variabili, sia alla formola e alla serie di Taylor, quando non ci si fermi già ai termini contenenti derivate seconde.
Note
↑È necessario supporre, a tal fine che i punti di coordinate y=b+kt</math> siano, per , tutti interni al campo ove sono definite la e le sue derivate. Tali punti non sono che i punti del segmento rettilineo congiungente il punto al punto .