Lettere (Andreini)/Lettera LXXII
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Isabella Andreini - Lettere (1607)
LXXII. Scherzi amorosi honesti.
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Scherzi amorosi honesti.
C
OLPA della crudeltà vostra ò non meno ingrata, che bella donna, senza speranza d’alleviamento alcuno, in me cresce l’affanno. Voi con lo splendore de’ begli occhi ardete questo mio cuore, e per sua maggior pena, e mia non lo consumate mai. Voi con le vostre parole spirate nell’anima un veleno, che non m’uccide. Voi mantenete nell’acqua del mio pianto, maravigliosamente
l’amoroso mio fuoco, ilquale per abbondanza di lagrime non cessa, anzi si fa più ardente. Mi cambio spesso di colore; ma non mai di pensiero. Quando si parte il giorno, io desidero la luce, e quando cede la notte, bramo le tenebre. Io vò cercando i luoghi più remoti, e più segreti, per potermi dolere senz’esser udito, così con quella noia, che m’annoia, vò noiando e questa, e quella parte; nè perciò voi inhumanissima Tigre vi movete à pietà de’ miei eccessivi dolori; ma faccianmi contra Amore, Fortuna, e la crudeltà vostra quanto possono, che non rimarrò mai d’amarvi, e di servirvi, consolandomi, che se non mi favorirà la sorte, m’avviverà la fede.