Le supplici (Euripide)/Quinto stasimo

Quinto stasimo

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Euripide - Le supplici (423 a.C. / 421 a. C.)
Traduzione dal greco di Ettore Romagnoli (1928)
Quinto stasimo
Quinto episodio Esodo
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Rientrano in scena Teseo, Adrasto e i figli degli eroi, che portano ciascuno l’urna con le ceneri del padre.
coro
Ahimè!
Ecco i lugubri resti, ecco l’ossa
dei figliuoli defunti. O ministre
dell’affranta vegliarda, prendeteli!
Non ha forza ella piú, pel cordoglio
dei figliuoli. Assai tempo ha vissuto,
s’è distrutta fra i crucci e le lagrime.
Qual tormento piú acerbo potresti
trovar fra i mortali,
che vedere dei figli la morte?

Strofe I
fanciulli
O madre, o madre misera,
del genitore io reco il corpo esanime;
piú grave il peso i crucci miei ne rendono:
in breve spazio io reco ogni mio bene.

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coro
Ahimè, ahimè!
Figlio, tu rechi lagrime
alle madri dei miseri!
Conversi in poca cenere
i corpi degli eroi rechi a Micene.

Antistrofe I
fanciulli
Non hai, non hai piú figlio.
Ed io, lungi da te, padre, che il vivere
mi desti, nella casa deserta, orfano
viver dovrò: ché tu, misero, giaci.
coro
Ahimè, ahimè!
Dove sono gli spasimi
dei parti, e di mie viscere
il frutto, e le vigilie,
e le cure materne, e i dolci baci?

Strofe II
fanciulli
Vaniti sono, piú non sono, o misero
padre, vaniti!
coro
Sono in grembo all’ètere,
sul rogo il fuoco li ha disfatti in cenere,
verso l’Averno s’affrettano a volo.

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fanciulli
Padre, dei figli tuoi non odi i gemiti?
Deh, possa un dí, lo scudo al braccio, accorrere...
coro
A vendicarlo? Deh, fosse, o figliuolo!

Antistrofe II
fanciulli
Se vuole un Dio, potrà vendetta giungere.
coro
Non è sopito ancora, questo scempio.
Bastano le sciagure, bastan gli ululi,
bastano i crucci ond’è il mio cuore afflitto.
fanciulli
Deh, possa un dí, sul luccicchio dell’Àsopo,
chiuso nell’armi, a capo dei Danàidi.....
coro
vendetta far del padre mio trafitto.
fanciulli
O padre mio, sempre te vede il ciglio.....

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coro
quando soave ti baciava, o figlio.
fanciulli
Il caro ammonimento
della tua voce, lo rapisce il vento.
coro
È doppio il cruccio: ambasci la materna
anima; e in te sarà la doglia eterna.
fanciulli
È tanto il peso, ch’io già vengo meno.
coro
Dammi il cenere, ch’io lo stringa al seno.
fanciulli
Odo le tue parole
amarissime, e piango, e il cuor mi duole.
coro
Piú non ti rivedrò, caro ornamento
della tua madre: figlio mio, sei spento.