Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto XXVII

Sonetto XXVI Sonetto XXVIII

[p. 30 modifica]

SONETTO XXVII.


A
Pollo; s’ancor vive il bel desio

     Che t’infiammava a le Thessaliche onde;
     Ee se non hai l’amate chiome bionde,
     4Volgendo gli anni già poste in obblio;
Dal pigro gielo, e dal tempo aspro, e rio,
     Che dura quanto ’l tuo viso s’asconde,
     Difendi or l’onorata, e sacra fronde,
     8Ove tu prima, e poi fu’ invescat'io:
E per vertù de l’amorosa speme,
     Che ti sostenne nella vita acerba,
     11Di queste impression l’aere disgombra.
Sì vedrem poi per maraviglia inseme
     Seder la Donna nostra sopra l’erba,
     14E far de le sue braccia a se stessa ombra.