Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto XXI
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Sonetto XXI
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SONETTO XXI.
A
Mor piangeva, ed io con lui talvolta; Dal qual miei passi non fur mai lontani:
Mirando, per gli effetti acerbi, e strani,
4L’anima vostra de’ suoi nodi sciolta.
Or ch’al dritto cammin l’ha Dio rivolta;
Col cor levando al cielo ambe le mani
Ringrazio lui, ch’i giusti preghi humani
8Benignamente, sua mercede, ascolta.
E se tornando a l’amorosa vita,
Per farvi al bel desio volger le spalle,
11Trovaste per la via fossati o poggi;
Fu per mostrar quanto è spinoso calle,
E quanto alpestra, e dura la salita
14Onde al vero valor conven ch’uom poggi.