Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto XXI

Sonetto XX Sonetto XXII

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SONETTO XXI.


A
Mor piangeva, ed io con lui talvolta;

     Dal qual miei passi non fur mai lontani:
     Mirando, per gli effetti acerbi, e strani,
     4L’anima vostra de’ suoi nodi sciolta.
Or ch’al dritto cammin l’ha Dio rivolta;
     Col cor levando al cielo ambe le mani
     Ringrazio lui, ch’i giusti preghi humani
     8Benignamente, sua mercede, ascolta.
E se tornando a l’amorosa vita,
     Per farvi al bel desio volger le spalle,
     11Trovaste per la via fossati o poggi;
Fu per mostrar quanto è spinoso calle,
     E quanto alpestra, e dura la salita
     14Onde al vero valor conven ch’uom poggi.