Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto XX
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Sonetto XX
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SONETTO XX.
S
E l’onorata fronde che prescrive L’ira del ciel, quando ’l gran Giove tona,
Non m’avesse disdetta la corona
4Che suole ornar chi poetando scrive;
I’era amico a queste vostre Dive,
Le qua’ vilmente il secolo abbandona:
Ma quella ingiuria già lunge mi sprona
8Dall’inventrice delle prime olive:
Che non bolle la polver d’Etiopia
Sotto ’l più ardente Sol, com’io sfavillo,
11Perdendo tanto amata cosa propia.
Cercate dunque fonte più tranquillo;
Che ’l mio d’ogni licor sostene inopia,
14Salvo di quel che lagrimando stillo.