Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto XLIX

Canzone XV Sonetto L

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SONETTO XLIX.


S
E voi poteste per turbati segni,

     Per chinar gli occhi, o per piegar la testa,
     O per esser più d’altra al fuggir presta,
     4Torcendo ’l viso a’ preghi onesti, e degni,
Uscir giammai, ovver per altri ingegni,
     Del petto ove dal primo Lauro innesta
     Amor più rami, i’ direi ben, che questa
     8Fosse giusta cagione a’ vostri sdegni:
Che gentil pianta in arido terreno
     Par che si disconvenga; e però lieta
     11Naturalmente quindi si diparte.
Ma poi vostro destino a voi pur vieta
     L’esser altrove, provvedete almeno
     14Di non star sempre in odiosa parte.