Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto L

Sonetto XLIX Canzone XVI

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SONETTO L.


L
Asso, che mal’accorto fui da prima

     Nel giorno ch’a ferir mi venne Amore!
     Ch’a passo a passo è poi fatto signore
     4Della mia vita, e posto in su la cima.
Io non credea, per forza di sua lima
     Che punto di fermezza, o di valore
     Mancasse mai nell’indurato core:
     8Ma così va chi sopra ’l ver s’estima.
Da ora inanzi ogni difesa è tarda
     Altra, che di provar, s’assai, o poco
     11Questi preghi mortali Amore sguarda.
Non prego già, nè puote aver più loco,
     Che misuratamente il mio cor’ arda;
     14Ma che sua parte abbia costei del foco.