Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto XLI
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Sonetto XLI
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SONETTO XLI.
P
Erch’io t’abbia guardato di menzogna A mio podere, ed onorato assai,
Ingrata lingua; già però non m’hai
4Renduto onor, ma fatto ira, e vergogna:
Che quando più ’l tuo ajuto mi bisogna
Per dimandar mercede, allor ti stai
Sempre più fredda; e se parole sai,
8Sono imperfette, e quasi d’uom che sogna.
Lagrime triste, e voi tutte le notti
M’accompagnate, ov’io vorrei star solo,
11Poi fuggite dinanzi alla mia pace.
Et voi sì pronti a darmi angoscia, e duolo,
Sospiri, allor traete lenti, e rotti.
14Sola la vista mia del cor non tace.