Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto XL

Sonetto XXXIX Sonetto XLI

[p. 40 modifica]

SONETTO XL.


S
E mai foco per foco non si spense,

     Nè fiume fu già mai secco per pioggia,
     Ma sempre l’un per l’altro simil poggia,
     4E spesso l’un contrario l’altro accense;
Amor, tu ch'i pensier nostri dispense,
     Al qual' un’alma in duo corpi s’appoggia,
     Perchè fa' in lei con disusata foggia
     8Men per molto voler le voglie intense?
Forse, siccome ’l Nil d’alto caggendo
     Col gran suono i vicin’ d’intorno assorda:
     11E ’l Sol' abbaglia chi ben fiso il guarda:
Così ’l desio, che seco non s’accorda,
     Nello sfrenato obbitcto vien perdendo;
     14E per troppo spronar la fuga è tarda.