Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto XIX
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Sonetto XIX
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SONETTO XIX.
M
Ille fiate, o dolce mia guerrera, Per aver co’ begli occhi vostri pace
V’aggio profferto il cor; m’a voi non piace
4Mirar sì basso colla mente altera:
E se di lui fors’altra donna spera,
Vive in speranza debile, e fallace:
Mio, perchè sdegno ciò ch’a voi dispiace;
8Esser non può giammai così com’era.
Or s’io lo scaccio, ed e’ non trova in voi
Nell’esilio infelice alcun soccorso,
11Nè sa star sol, nè gire ov’altr'l chiama;
Poria smarrire il suo natural corso:
Che grave colpa fia d’ambeduo noi,
14E tanto più di voi, quanto più v’ama.