Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CVII
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Sonetto CVII
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SONETTO CVII.
F
Ontana di dolore, albergo d’ira, Scola d’errori, e tempio d’eresia,
Già Roma, or Babilonia falsa, e ria;
4Per cui tanto si piagne, e si sospira;
O fucina d’inganni, o prigion dira,
Ove ’l ben more, e ’l mal si nutre, e cria;
Di vivi inferno; un gran miracol fia,
8Se CRISTO teco al fine non s’adira.
Fondata in casta, ed umil povertate,
Contra tuoi fondatori alzi le corna,
11Putta sfacciata; e dov’hai posto spene?
Negli adulteri tuoi, nelle mal nate
Ricchezze tante? Or Constantin non torna;
14Ma tolga il mondo tristo, che ’l sostene.