Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CLIV

Sonetto CLIII Sonetto CLV

[p. 142 modifica]

SONETTO CLIV.


G
Iunto Alessandro alla famosa tomba

     Del fero Achille, sospirando disse:
     O fortunato, che sì chiara tromba
     4Trovasti, e chi di te sì alto scrisse!
Ma questa pura, e candida colomba;
     A cui non so s’al mondo mai par visse;
     Nel mio stil frale assai poco rimbomba:
     8Così son le sue sorti a ciascun fisse.
Che d’Omero dignissima, e d’Orfeo,
     O del pastor ch’ancor Mantova onora,
     11Ch’andassen sempre lei sola cantando;
Stella difforme, e fato sol qui reo
     Commise a tal, che ’l suo bel nome adora:
     14Ma forse scema sue lode parlando.