Le rime della Selva/Parte prima/Mi contraddico?

Parte prima - Mi contraddico?

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MI CONTRADDICO?


 
Mi contraddico? Sicuro.
  Perchè te ne meravigli?
  Non siamo noi forse i figli
  4Del dubbio e dello spergiuro?

Non siamo i figli noi forse
  Della imbelle tracotanza,
  E della matta speranza
  8Che giace là dove sorse?

I figli del vano, alterno
  Irrefrenabile moto?
  I figli d’un noto ignoto
  12E d’un mutabile eterno?

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Non sai (mistero giocondo!)
  Che la contraddizïone
  È l’anima, la ragione,
  16Tutta la vita del mondo?

Il quale mondo è il migliore
  che si potesse impastare,
  E se talvolta non pare,
  20La colpa è del nostro umore.

Del nostro umore incostante,
  Del nostro egoismo cupido,
  Che pende un po’ nello stupido
  24E molto più nel furfante.

Ahi Dio, come sono belli
  I mari, le selve, i monti,
  L’albe, i meriggi, i tramonti,
  28Le ortiche, i fiori novelli!

E quelle care bestiole,
  La cui maggiore faccenda
  È di mangiarsi a vicenda
  32Sotto il grand’occhio del sole!

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E l’uomo che, parli o taccia,
  È un elettissimo vaso;
  Ah, l’uomo con gli occhi, il naso
  36E la bocca nella faccia!

L’uomo, di così benigna,
  Di così santa natura,
  Che il diavolo n’ha paura,
  40E, quando può, se la svigna!

Son così belli, che io
  Mi metto a piangere quando
  Li guardo, e rido pensando
  44Il loro destino e mio. —

Essere uno e diverso
  E coerente e sconnesso,
  Vuol dir rifare in se stesso
  48Il glorïoso universo.

Meglio esser molti che uno:
  E l’uno, l’uno ove molti
  Sieno con arte raccolti,
  52Non morrà mai di digiuno.

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Ricevi, se ti par buono,
  Questo succinto entimema,
  E fa che il succo ne sprema:
  56Mi contraddico, ergo sono.