Le rime della Selva/Parte prima/A un abete
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A UN ABETE.
Tragico abete, vivi?
E ancor dall’erma rupe
Signoreggi le cupe
4Forre e i cadenti clivi?
Vivi, stancando il nerbo
De’ venti, irsuto e frusto,
Tutto una piaga il fusto,
8Ma diritto e superbo?
Se le folgori accese
Che ti morsero il tronco
T’han di più rami cionco,
12Nessuna al suol ti stese.
Quale ti vidi un giorno,
Tale allo sguardo mio
Riappari. Non io
16Quale allor fui qui torno.
Ero a quel tempo, o abete,
Degli anni miei nel fiore,
E mi teneva amore,
20Cara e ingegnosa rete.
Ero a quel tempo, o abete,
Pien di baldanza in fronte:
Bevevo ad ogni fonte
24E bruciavo di sete.
E come t’ebbi scorto,
Dissi ridendo: Al certo,
S’io torno, quel diserto
28Albero sarà morto.
Ed ecco, o viva trave,
Tu sopra questi balzi
Erta e salda t’innalzi
32Com’albero di nave.
E vedi me, già chino
Verso la madre antica,
Ritentare a fatica
36Il memore cammino.