Le poesie di Catullo/30
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O Alfeno ingrato, o agl’intimi compagni anco ingannevole,
Nulla il tuo dolce, il povero amico tuo commiseri?
E me tradire, o perfido, ed ingannar non dubiti?
I frodolenti e gli empj fatti agli Dei non piacciono.
5Ma tu no’l curi, e il misero mio cor lasci agli spasimi.
Ah di’ che faran gli uomini, in chi vuoi più che fidino?
Tu tu, sleal, quest’anima allettasti alla pania,
Tu m’inducesti a credere tutto a’ miei voti agevole.
Ed ora ritraendoti, fai che le nebbie e l’aure
10Ogni tuo detto, ogni opera al vano aere si portino!
Oblia pure: son memori gli Dei, la Fede è memore,
E ti faranno l’anima dal pentimento rodere.