Le pitture notabili di Bergamo/LXXI
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PARADISO.
LXXI.
Stimabile altresì è la tavola del secondo Altare, in cui è rappresentata la Vergine addolorata: ma di maggior valore e perfezione sono i sette Misterj dolorosi che la ricingono, espressi in picciole e spiritose Figurine da pennello probabilmente diverso. Non si ommetta di osservare nella volta di un Parlatorio del Monastero il rispettabil Fresco di Paolo Cavagna, in cui decorosamente ed al vivo si vede rappresentata Bersabea nel Bagno, che si rivolge sorpresa alla comparsa di Davide, mentre altri nascosti dietro al troncoFonte/commento: Pagina:Le pitture notabili di Bergamo.djvu/172 di un Albero sta osservando il fatto. Se costui è Urìa, marito di Bersabea, come sembra che sia, il Cavagna si è presa la libertà che Orazio concede ai Pittori; ma che prendere non si dovea; sapendosi dal Sacro Testo, che Urìa in quell’incontro non si trovava in Città, ma all’assedio di Rabba, sotto il comando di Gioabba; e che Davide non si accostò a Bersabea nel bagno, ma se ne invaghì mirandola dall’alto della Reggia, e sì mandò per essa. Di quì seguitando avanti, si osservi la Facciatina dell’ultima Abitazione a sinistra, dipinta a buon fresco colle due Deità Pagane, colorite a giallo scuro da pennello maestro; e col Quadrettino di grandezza poco più che palmare, in cui è dipinta la Vergine col divino Infante, allato ai SS. Giovannino, e Caterina della Ruota. Uscendo della Porta del Borgo, si trova a sinistra in poca distanza la Chiesa Prepositurale di
SANTA CATERINA.