Le odi di Orazio/Libro primo/VIII
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Libro primo
VIII
VIII
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VIII.
Lidia, di’, per tutti
Gli Dei, perchè mai Síbari sciupar mi vuoi co’ troppi
Vezzi? Dal campo aprico
4Aborre ei che la polvere e il Sol dianzi soffría.
Perchè non più fra uguali
Guerrier cavalca e gallici poledri non governa
Più con dentati freni?
8Perchè non osa il Tevere biondo toccare, e quasi
Vipereo sangue schiva
L’olivo? E non esercita livido il braccio all’armi,
Con nobiltà lanciando
12Spesso di là dal termine il disco e spesso il dardo?
Perchè celasi, come
Della marina Tetide il figlio al flebil fato
Di Troja, onde la veste
16Viril tra schiere licie non lo traesse a morte?