Le monete di Venezia/I Massari
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APPENDICE II.
I MASSARI DELLA MONETA
Mancano le memorie e i documenti per conoscere come fosse in origine regolata l’amministrazione della zecca e quali magistrati vegliassero al suo andamento. La più antica notizia è un breve cenno in data 13 marzo 1224, che si legge nel Liber communis o Liber plegiorum, in cui sono raccolte le deliberazioni del doge assistito dal Consiglio minore. Ivi si ricorda il giuramento prestato sul loro Capitolare dai sorveglianti della zecca, i quali non sono chiamati con alcun titolo speciale, ma semplicemente illi homines qui faciunt fieri monetam1. Il capitolare di cui si parla in quella notizia non è giunto fino a noi, ma si può con fondamento supporre che, almeno nelle linee generali e più importanti, esso non fosse dissimile da quello compilato nel 1278, ch’è il più antico che si conosca. Questo importante documento, simile ad altri congeneri, è una raccolta delle leggi e degli ordini, a cui dovevano informarsi i magistrati nell’esercizio del loro ufficio, e contiene capitoli scritti in varie epoche e con diversi intendimenti. A chi si ponga a leggerlo con attenzione non isfuggirà che i paragrafi immediatamente seguenti la formula del giuramento, e parecchi altri qua e là, sono in prima persona, mentre altri si dirigono ai massari o agli addetti alla zecca in terza persona. Tale diversità di redazione induce facilmente a supporre che gli articoli in prima persona siano conservati dal capitolare primitivo, e quelli in terza siano disposizioni introdotte nelle compilazioni successive.
I massari in origine erano tre, assistiti da due pesatori, ed avevano il salario annuo di lire cento, metà del quale era pagato dopo cinque mesi. Si chiamavano della moneta, perchè sovrastavano alle faccende della zecca, e rimanevano in carica due anni, durante i quali non potevano essere del Maggior Consiglio nè di alcun altro ufficio. Più tardi fu concesso ai massari2 ed a quei pesatori che fossero eleggibili di intervenire al Maggior Consiglio nelle feste solenni3.
Allorchè fu creato il ducato si istituirono due nuovi massari, che si dissero all’oro; mentre poco a poco gli altri perdettero l’antica denominazione, per prendere quella di massari all’argento.
Per legge 23 marzo 13064 del Maggior Consiglio i massari ed i pesatori della moneta potevano portare qualunque sorta di armi per ragioni del loro ufficio: lo stesso diritto fu accordato più tardi agli scrivani5 ed ai fanti6 della zecca, i quali lo reclamavano per l’art. 67 di un vecchio capitolare, che più non esiste.
I massari all’oro, divenuti quattro in progresso di tempo, tornarono due nel 13477, e, vista l’importanza e la gelosia dell’ufficio, il Senato nel 29 aprile 13638 elevava il loro salario, da lire 7 soldi 13 denari 2 di grossi e piccoli 6, a lire 8 di grossi, ossia 80 ducati all’anno.
Il Senato deliberava il 4 maggio 13799 di creare due nuovi massari all’argento: nel 16 giugno 140410 aboliva l’ufficio di massaro ai torneselli, che aveva lo stipendio di lire 8 di grossi, ordinando che tale incarico fosse assunto dagli altri massari per turno.
Ai tempi della guerra contro i Genovesi si ordinò (14 aprile 1379)11 di sospendere tutte le paghe dei nobili investiti di cariche pubbliche e di avocare allo Stato metà delle competenze inerenti alle cariche: invece nel dicembre 1411 e nel gennaio 1412, quando si preparavano le armi contro Sigismondo imperatore e re d’Ungheria, si diminuirono gli stipendi di tutti i funzionari, e troviamo nel registro XLIX dei Misti del Senato un lungo elenco degli uffici colle paghe e riduzioni.
Notiamo per la zecca i massari all’oro, che avevano 20 lire di grossi all’anno per ciascuno, ridotti a lire 12 di grossi; i due pesatori all’oro, da lire 6, a lire 4 di grossi; i massari all’argento ed al rame, che avevano 8 lire di grossi, portati a 5 lire di grossi, così i pesatori all’argento. Sono anche nominati in questo elenco Bernardo e Marco Sesto intagliatori di zecca12.
Nel 18 aprile 141413 ai due massari all’oro ne sono aggiunti due nuovi con 80 ducati annui di salario, e si permette che vecchi e nuovi possano, alla scadenza dell’ufficio, essere confermati in carica. Nel 30 gennaio 1415 (1416) i massari all’oro sì riducono nuovamente a due soli, con 120 ducati all’anno, e, votati i quattro esistenti, si confermano Pietro Ghisi e Michele Contarini, che raccolgono il maggior numero di voti14.
Mancando i due massari all’argento, ed essendo stato soppresso quello ai torneselli, il Senato, nel 30 aprile 141615, ordina che sieno nominati tre massari col salario di 100 ducati e le solite utilità, e l’11 novembre 141716 si regolano alternativa mente le mansioni in modo che uno dei tre debba sorvegliare la fabbricazione dei torneselli e dei piccoli.
Altre modificazioni nel numero e nello stipendio dei massari furono deliberate in vari tempi, ma durarono poco, ritornandosi al numero primitivo di due per l’oro e tre per l’argento; così talora fu concesso di rinominare gli uscenti, ma si finì coll’ordinare la contumacia di due anni, secondo il sistema tradizionale nelle magistrature veneziane.
Non è chiarito chi eleggesse anticamente i massari delle monete, che dipendevano dal doge e dal Consiglio Minore: una legge del Maggior Consiglio del 21 agosto 128717 stabilisce che la elezione dei massari all’oro ed alla moneta possa esser fatta dal doge unitamente ai consiglieri ed alla Quarantia, e nel 1327, 15 novembre18, il Maggior Consiglio ordina che tutti gli affari che riguardano l’oro e gli uffici relativi, come pure quello dei grossi tonsi (tosati), sieno trattati e deliberati dalla Quarantia, a cui delega i suoi poteri. Il 1 aprile 1354 il Maggior Consiglio delibera che i massari all’oro siano eletti ad una mano dal doge, consiglieri e capi, ed a due mani dal Maggior Consiglio, ma non più dalla Quarantia19. Ognuno degli eletti debba presentare sei mallevadori per lire 1000 ciascuno, e colle stesse formalità siano eletti i massari all’argento.
Nel capitolare dei massari della moneta è prescritto, all’articolo 9, che sulle monete sia fatto un segno per conoscere in qual tempo sieno state coniate.
Il costume di segnare le monete con punti, ora rotondi ora d’altra forma, collocati in vario posto, per conoscere lo zecchiere che era responsabile della fabbricazione, è antichissimo. Tali punti o segni si trovano pressochè in tutte le monetazioni di governi potenti ed estesi, dove molte erano le zecche ed abbondanti le emissioni, ed appariscono anche su molti denari carolingi coniati in Francia ed in Italia. Appositi registri tenevano nota dei nomi corrispondenti ai segni, il cui significato era ignorato dal pubblico e che perciò si dicevano punti secreti di zecca.
Le prime monete veneziane non avevano alcun segno; ma quando la coniazione del grosso divenne assai copiosa, per controllare la bontà di una così importante moneta, che formava il vanto e l’utile della zecca, si dovette ricorrere a tale pratica; ed infatti vediamo alcuni segni, prima semplici poi alquanto complicati, che nel campo del rovescio, presso alla figura seduta del Redentore, distinguono i grossi di tutti i dogi da Jacopo Tiepolo in poi, per oltre un secolo. A questa consuetudine venne fatta una sensibile modificazione verso la metà del secolo XIV, sostituendo ai punti o segni le lettere dell’alfabeto, che distinguono i mezzanini ed i soldini riformati al tempo di Andrea Dandolo. Non conosciamo il decreto che istituisce il mezzanino, ma una deliberazione della Quarantia del 9 febbraio 1345 (1346), fortunatamente conservata da Marin Sanudo, essendosi perduti i registri originali20, ci avyerte che, posta la questione se le nuove monete progettate si dovessero fare di argento fino come il grosso, o misto con rame, il Consiglio si pronunciò per l’argento fino, con 27 voti contro 7. Queste monete sono evidentemente i mezzanini, che devono essere stati decretati poco tempo dopo, ed i soldini, di cui conosciamo il decreto in data 8 aprile 135321 dove è ordinato che sulla moneta sia scolpita la prima lettera (sillaba) del nome di battesimo del massaro. Così si continuò a segnare la moneta d’argento per tutto il secolo XIV e per buona parte del XV; ma quando fu modificato il peso ed il fino del grosso e del soldo, col decreto 6 febbraio 1420 (1421)22, sì introdussero alcuni cambiamenti nell’aspetto di tali monete, fra cui principalissimo quello di indicare le iniziali del nome e del cognome del massaro all’argento, uso che venne continuato poi sempre nella zecca veneziana.
Eguali prescrizioni incombevano ai massari all’oro, come si rileva dalla rubrica XI del loro capitolare 23 che dice: Item semo tegnudi de far far segno in la moneda, la qual nu faremo far azò che lo sia cognosudo che la sia fata a lo tempo delo nostro ficio de moneda, e quelo segno lo qual serà fato scrivere mo in ti nostri quaderni. Non ostante il maggior pregio del metallo, i massari all’oro non diedero a tale pratica minuziosa l’importanza che vi avevano accordata i loro colleghi preposti all’argento, per cui, tratte poche eccezioni, adottarono lo stesso segno ponendo sotto il gomito di S. Marco un punto rotondo, e solo raramente una crocetta. In tal modo, perduto lo scopo che aveva informato sifatto provvedimento, si finì per abbandonarne l’uso, e la moneta d’oro veneziana non ebbe alcun segno, tranne le doppie, gli scudi e loro frazioni coniate negli ultimi tempi, sui quali pezzi erano notate le iniziali dei massari.
Sarebbe molto interessante conoscere la spiegazione dei segni che si trovano sui grossi del XIV e XV secolo, ma ignoriamo i nomi dei massari, come pure la corrispondenza dei segni. Anche la spiegazione delle lettere ci riesce incompleta, perchè gli elenchi dei massari non cominciano se non tardi e, toltine i nomi che si trovano nei registri della Quarantia e del Segretario alle Voci, conviene cercar gli altri nei documenti e nei registri dove sono casualmente nominati.
Darò l’elenco che ho potuto compilare, alquanto più completo di quelli che furono stampati sin qui, notando la fonte dove ho trovato la notizia e le iniziali stampate sulle monete che corrispondono ai nomi dei massari.
MASSARI ALLA MONETA, POI ALL’ARGENTO24.
NOME |
TITOLO DELL'UFFICIO |
EPOCA |
SIGLE | ||||
Michele Trevisan | massarius monete argenti1 | cessa | 11 | ottob. | 1298 | ||
Marin Stornado | all'argento2 | eletto | 18 | febb. | 1333 | ||
Paolo Papaziza | " | " | " | " | " | ||
Nicolò Venier | massarius ad monetam3 | era tale | 18 | dic. | 1342 | ||
Filippo Venier | " " | eletto | 8 | genn. | » | ||
Marco Navager | " " | " | 2 | mag. | 1343 | ||
Giovanni Magno | " " | " | 9 | giug. | » | ||
Andreolo Papaziza | ad argentum | " | 1 | sett. | " | ||
Nicolò Barisan | massarius ad argentum | cessa | 14 | luglio | 1348 | n | |
Marco Navager | " " | " | " | " | " | m | |
Pietro Contarini | massarius ad monetam | eletto | 2 | » | " | P | |
Giovanni Navager | massarius ad argentum | » | 14 | » | " | G | |
Pietro Marin | " " | " | " | " | " | P | |
Nicoletto Albizo | massarius ad monetam | » | 9 | febb. | » | n | |
Benedetto Mazaman | " " | " | 8 | giug. | 1349 | B | |
Giovanni Papaziza | " " | " | 16 | " | " | G | |
Secondo Aventurado | massarius ad mon. argenti | " | " | " | 1850 | S | |
Nicoletto Steno | " " | " | 9 | luglio | " | n |
Giannino Papaziza | mass. ad mon. argenti | confermato | 25 | luglio | 1350 | G | |
Pietro Orio | masser a la moneda 4 | era tale | 24 | » | 1358 | ||
Giovanni Papaziza | " " 2 | eletto | 27 | ottob. | 1361 | G | |
Secondo Aventurado | oficial a la moneda | " | — | — | 1362 | S | |
Nicoletto Badoer | massarius argenti 4 | " | 8 | giug. | " | N | |
Nicolò Corner | " " | " | 15 | dic. | » | N | |
Secondo Aventurado | massarius monete | eletto | 14 | apr. | 1364 | S | |
Justo Foscarini | massarius ad monetam 3 | " | 12 | genn. | 1367 | ||
Secondo Aventurado | " " | confermato | " | " | " | S | |
Donato Quintavalle | mass. mon. arg. et tornesell. | eletto | 10 | magg. | 1370 | D | |
Filippo Barbarigo | " " | » | » | » | » | F | |
Pietro Magno | massarius ad mon. S.ti Marci | » | 1 | luglio | 1371 | ||
Donato Quintavalle | massarius monete argenti | confermato | 24 | magg. | 1372 | D | |
Filippo Barbarigo | " " | » | » | » | » | F | |
Pietro Viaro | " " 5 | eletto | 30 | magg. | 1385 | P | |
Antonio Tiepolo | " " | » | 6 | giug. | » | ||
Daniele Dandolo | " " | » | 17 | agosto | " | ||
Marco Baffo | " " | » | 20 | » | » | M | |
Fantino Morosini | mass. ad cecham argenti | era stato | 27 | marzo | 1416 | F | |
Daniei Canal | " " | " | " | " | " | D | |
Andrea Nani | mass. a la zecha de l'arz. 4 | cessa | 6 | febbr. | 1420 | A | |
Francesco Pesaro | officialis monete argenti 5 | " | 10 | agosto | 1421 | F | |
Tomaso Mocenigo | massarius monete argenti | " | 20 | aprile | 1423 | T S | |
Paolo Michiel | " " | " | 24 | Giugno | » | P M | |
Marin Caravello | offitialis super moneta arg. | " | 12 | agosto | » | ||
Zuan Boldù | massaro a la mon. de l’arz.4 | era tale | 14 | luglio | 1429 | Z B |
Nicolò Venier | masser a la mon. del'arz.4 | era tale | 14 | luglio | 1429 | n V |
||
Nicolò Venier | " " | » | 12 | aprile | 1432 | n V |
||
Zuanne Barbo | " " | » | » | » | » | Z B |
||
Raffaele Barisan | " " | " | 15 | aprile | 1434 | R B | ||
Ettor Pasqualigo | " " | " | " | " | " | Є P | ||
Lodovico Loredan | Massarii monete argenti 4 | eleggesi | 31 | dic. | 1439 | LL | ||
Marco Valier major | " " | " | " | " | " | |||
Andrea Corner | " " | " | 24 | sett. | 1441 | |||
Marco Paruta | " " | " | " | " | " | MP | ||
Aless. Pasqualigo | " " | " | 25 | nov. | 1443 | AP | ||
Giacomo Pizzamano | " " | " | " | " | " | " | ||
Carlo Querini | " " | " | 27 | dicemb. | " | K Q | ||
Zuanne Zorzi | " " | » | 29 | sett. | 1445 | 2 2 | ||
Francesco Lando | " " | " | " | " | " | FL | ||
Nicolò Balastro | " " | " | 9 | luglio | 1447 | NB | ||
Dario Zusto major | " " | " | 24 | sett. | " | DI D3 z | ||
Marin Morosini | " " | " | 22 | giug. | 1449 | MM MMM | ||
Venceslao da Riva | " " | " | 31 | dic. | " | |||
Marco Barbarigo | " " | " | 26 | magg. | 1450 | MB | ||
Nicolò Foscarini | " " | " | 22 | luglio | " | NF NS | ||
Benedetto Soranzo | " " | " | 14 | magg. | 1452 | BS | ||
Natale Corner | " " | " | 24 | sett. | » | NC | ||
Marco Gradenigo | " " | " | 23 | giug. | 1454 |
Marco Venier | massari monete argenti5 | eleggesi | 29 | giug. | 1455 | ||
Polo Zancariol | masseri a l'ofitio de la mon.4 | era tale | 24 | dic. | 1461 | P Z | |
Marin Memmo | " " | " | " | " | " | M … | |
Zuanne Paruta | " " | " | " | " | " | Z P | |
Domenico Bondumier | signori da la zecha | » | 14 | magg. | 1462 | d B | |
Daniele Da Lezze | " " | " | " | " | " | d d | |
Piero Dandolo | masseri a la zecha | » | 6 | sett. | 1463 | P D | |
Bernardo Bondumier | " " | " | " | " | " | ||
Michele Contarini | massarii monete argenti2 | eletto | 1 | dic. | 1464 | ||
Francesco Erizzo | " " | " | 10 | aprile | 1466 | ||
Caterino Darmer | " " | " | 21 | " | " | ||
Bernardo Giustinian | " " | " | 11 | agosto | 1467 | ||
Piero Caravello | " " | " | 20 | luglio | " | ||
Filippo Boldù | " " | " | 28 | genn. | " | ||
Stefano Contarini | " " | " | 13 | marzo | 1468 | ||
Nicolò Michiel | " " | " | 29 | magg. | 1469 | ||
Francesco Bembo | " " | " | 26 | luglio | " | ||
Piero Griti | " " | " | 20 | sett. | 1470 | ||
Nicolò Foscarini | " " | " | 31 | genn. | " |
MASSARI ALL'ORO.
NOME |
TITOLO DELL'UFFICIO |
EPOCA |
FONTI | ||||
Zuanne Bondimier | Ofiziali a far far ducati | eletto | . | . | 1285 | Cronachetta di Donato Contarini | |
Mattio de Rainaldo | " " | " | " | " " | |||
Zuanne Bondimier | " " | confermato | . | . | 1287 | " " | |
Mattio de Rainaldo | " " | " | " | " " | |||
Michele Trevisan | officium monete auri | eletto | 11 | ottob. | 1298 | Capitulare massarior. monete | |
Pietro Contarini | massarius ad aurum | cessa | 9 | luglio | 1348 | Reg. Quarantia | |
Paolo Steno | ad massariam auri | eletto | 18 | giug. | " | " " | |
Dardi de Lorenzo | " " | " | " | " | " | " " | |
Costantino Nani | massarius ad aurum | " | 9 | luglio | » | " " | |
Pietro Baffo | " " | " | " | " | " | " " | |
Giovanni Navager | " " | cessa | 4 | agosto | " | " " | |
Giovanni Papaziza | " " | eletto | " | " | " | " " | |
Marco Marmora | " ad mon. auri | » | 24 | magg. | 1350 | " " | |
Costantino Nani | " ad aurum | " | 17 | dic. | 1338 | ||
Dardi de Lorenzo | " " | " | 20 | " | " | " " | |
Donato Quintavalle | " " | " | 21 | " | 1363 | Segretario alle voci | |
Luca Viadro | " " | " | 30 | magg. | 1365 | " " | |
Jacopo Bollani | " " | " | 2 | Nov. | " | " " | |
Zuanne Valaresso | " " | " | 10 | " | " | " " | |
Donato Quintavalle | " " | " | 5 | genn. | " | " " | |
Piero Calbo | " " | " | 12 | luglio | 1366 | " " | |
Zuanne Papaziza | " " | " | 15 | dic. | 1367 | Reg. Quarantia |
Nicolò Papaziza | massarius ad aurum | eletto | 21 | nov. | 1375 | Reg. Quarantia | |
Piero Papaziza | " " | " | 29 | marzo | 1383 | Segretario alle voci | |
Marco Zancani | massarius monete auri | » | 12 | aprile | » | " " | |
Zuanne Giustinian | " " | " | 7 | luglio | " | " " | |
Antonio Tiepolo | " " | " | 12 | " | " | " " | |
Giacomo Trevisan | " " | " | 16 | " | 1385 | " " | |
Cristofolo Zancani | " " | " | 17 | agosto | " | " " | |
Lodovico Moro | " " | " | 4 | nov. | 1386 | " " | |
Donato Da Lezze | " " | " | 11 | " | " | " " | |
Piero Papaziza | " " | " | 18 | " | " | " " | |
Cristofolo Zancani | " " | " | 2 | dic. | " | " " | |
Donato Quintavalle | " " | " | 23 | aprile | 1387 | " " | |
Pietro Ghisi | massari all'oro | confermato | 30 | genn. | 1415 | Senato, Misti reg. 51 c. 91 | |
Michele Contarini | " " | " | " | " | " " | ||
Tomaso Mocenigo | " " | eletto | 15 | dic. | 1419 | Segretario alle voci | |
Pietro Ghisi | " " | " | " | " | " " | ||
Pietro Lando | officialis monete auri | cessa | 5 | ottob. | 1421 | " " | |
Orsato Giustinian | massarius monete auri | eletto | 18 | " | " | " " | |
Biagio Venier | officialis monete auri | cessa | 14 | dic. | » | " " | |
Vettor Duodo | offic. super mon. auri | » | 21 | sett. | 1423 | " " | |
Paolo Malipiero | massarii monete auri | » | 22 | giug. | 1438 | " " | |
Giacomo Corner | " " | " | 28 | dic. | 1439 | " " | |
Nicolò Giustinian | " " | " | 26 | giug. | 1440 | " " | |
Michele Lion | " " | " | 22 | luglio | 1441 | " " | |
Antonio Zen | " " | " | 24 | sett. | " | " " | |
Bernardo Donà | " " | " | 31 | marzo | 1443 | " " | |
Orsato Giustinian | " " | eletto | 25 | nov. | 1443 | " " |
Antonio Querini | massarius monete auri | eletto | 13 | marzo | 1445 | Segretario alle voci | |
Michele Lion | " " | » | 29 | sett. | » | " " | |
Francesco Dandolo | " " | " | 27 | dic. | » | " " | |
Andrea Venier | " " | " | 24 | sett. | 1447 | " " | |
Gerolamo Foscolo | " " | " | " | " | " | " " | |
Bortolomeo Barbarigo | " " | " | 28 | dic. | 1449 | " " | |
Leonardo Calbo | " " | " | " | " | " | " " | |
Zaccaria Bembo | " " | " | 25 | ottob. | 1450 | " " | |
Antonio Loredan | " " | " | 17 | » | 1451 | " " | |
Bernardo Cappello | " " | " | 7 | genn. | 1452 | " " | |
Pietro Pizzamano | " " | " | " | " | " | " " | |
Lorenzo Barbarigo | " " | " | 27 | marzo | 1453 | " " | |
Gerolamo Querini | " " | " | 24 | agosto | 1455 | " " | |
Stai Balbi | " " | " | 2 | nov. | » | " " | |
Antonio Contarini | " " | " | 22 | genn. | 1464 | " " | |
Gerolamo Bernardo | " " | " | 25 | » | 1465 | " " | |
Marino Da Canal | " " | " | 19 | magg. | 1466 | " " | |
Benedetto Sagredo | " " | " | 24 | » | 1467 | " " | |
Francesco Bragadin | " " | " | 21 | sett. | " | " " | |
Marco Bollani | " " | " | 22 | dic. | » | " " | |
Gerolamo Malipiero | " " | " | 4 | genn. | » | " " | |
Marco Memo | " " | " | 23 | sett. | 1468 | " " | |
Zusto Gradenigo | " " | " | 26 | magg. | 1469 | " " | |
Andrea Vitturi | " " | " | 26 | genn. | » | " " | |
Alvise Trevisan | " " | " | 26 | sett. | 1470 | " " | |
Lorenzo Falier | " " | " | 28 | magg. | 1471 | " " | |
Gerolamo Corner | " " | " | 27 | sett. | " | " " |
- ↑ Il passo è riportato a pag. 92.
- ↑ Biblioteca Papadopoli. Capitolare dei massari all’oro, rubr. XLIX.
- ↑ R. Archivio di Stato. Maggior Consiglio, 27 settembre 1300, registro Magnus, carte II.
- ↑ R. Archivio di Stato. Maggior Consiglio, reg. Capricornus, carte 8 tergo e Capitolare dei massari all’oro, rub. XXVI.
- ↑ Biblioteca Papadopoli. Capitolare dei massari all’oro, rubr. XXVII
- ↑ R. Archivio di Stato. Capitolare delle Brocche, carte 1 tergo.
- ↑ Biblioteca Papadopoli. Capitolare dei massari all’oro, rubr, XLIX.
- ↑ R. Archivio di Stato. Senato, misti reg. 31, carte 1 tergo,
- ↑ Ivi ivi » 86 » 27 »
- ↑ Ivi ivi » 46 » 150.
- ↑ R. Archivio di Stato. Capitolare delle Brocche, carte 3.
- ↑ Ivi Senato, Misti reg. 49, carte 81.
- ↑ Ivi ivi » 50, » 96.
- ↑ Ivi ivi » 51, » 91.
- ↑ Ivi ivi » 51, » 122 tergo.
- ↑ Ivi ivi » 52, » 54 »
- ↑ R. Archivio di Stato, Maggior Consiglio, reg. Commune II, carte 86.
- ↑ Ivi ivi » Spiritus, » 25.
- ↑ Ivi ivi » Novella, » 28 tergo.
- ↑ R. Archivio di Stato. Parti della Quarantia Criminale trascritte da Marin Sanuto, carte 14.
- ↑ R. Archivio di Stato. Quarantia Criminale, Parti reg. II, carte 75.
- ↑ R. Archivio di Stato. Senato, Misti reg. 53, carte 106
- ↑ Biblioteca Papadopoli. Capitolare dei massari all’oro, carte 5 tergo.
- ↑ I numeri apposti nella colonna dei Titoli indicano le fonti, cioè: 1, Capitolare dei massari della moneta — 2, Parti della Quarantia trascritte da M. Sanuto — 3, Registri della Quarantia — 4, Capitolare delle Brocche — 5, Segretario alle voci — 6, Senato, Misti.
La mancanza di numero indica identità di fonte colla citazione superiore.