Laude (1910)/Laude/Lauda LXXXXII

LXXXXII. Como per la ferma fede & speranza se peruiene a triplice stato de nichilità

../Lauda LXXXXI ../Lauda LXXXXIII IncludiIntestazione 4 marzo 2016 75% Da definire

LXXXXII. Como per la ferma fede & speranza se peruiene a triplice stato de nichilità
Laude - Lauda LXXXXI Laude - Lauda LXXXXIII
[p. 150 modifica]

Como per la ferma fede & speranza se peruiene a triplice stato de nichilità.          .lxxxxij.


     LA fede & la speranza       m’on facta sbandigione,
     dato m’on calci al core,1       facto m’on anichilare.
Anichilato so dentro & de fuore
     en ciò che se può dire,4
     cotal sì me dà fructo ch’era amore
     en uita stabilire;
     non posso più fugire né cacciare,
     ché l’amore m’à folto;28
     sì so conuencto, non posso parlare.
Parlando taccio, grido fortemente,
     sacciol oue è acto,
     ch’io non lo ueggio, & sempre sta presente12
     en omne creatura trasformato;
     da l’esser a lo none       Ho facta l’unione
     et per affecto el sì e l no moczare.

[p. 151 modifica]

Moczato da lui tutto,16
     & nulla perde et nulla pò uolere;
     omne possede et de nulla è corrupto,
     però ch’ello n’è moczo omne appetere;
     l’essere & possedere       Lo nichilo tutto20
     quel è conducto che me fa uilare.
Vilisco omne cosa
     et omne cosa opo t’è possedere;
     chi è cosa d’omne cosa,24
     nulla cosa mai non può uolere;
     questo è lo primo stato       De l’homo anichilato,
     che ha abnegato tutto suo uolere.
Tutto lo suo uoler sì è abnegato28
     et fact’à l’unione,
     et èsse messo en mano de lo suegliato3
     per hauer più ragione,4
     son tranquillati i uenti       De li passati tempi,32
     facta è la pace del temporegiare.
Passato l tempo del temporegiare,
     uenuto è un altro tempo ch’è magiore;
     facciamo regemento per regnare36
     nel primo & nel secondo & nel megliore;
     iura che ragion mantenga a tutte ore,
     en nulla parte faccia demorare.
En nulla parte demoranza faccia,40
     ma sempre sì se deggia exercitare,
     però che lo ’ntellecto non è posato,
     ché ancora ua per mare;       Chi ben non sa notare,
     non se uada a bagnare;44
     subitamente porrìase anegare.
Anegar può l’omo per lo peccato,
     chi non uede el defecto;
     però ch’è dubitoso questo stato48
     a chi non uei l’affecto;       Priuato lo ntellecto,
     sguardando ne l’affecto,
     la luce che luce tenebrìa me pare.
O entenebrata luce5 che en me luce,52
     que è ch’io en te non ueggio?
     non ueggio quel che deggio
     et que non deggio ueggio;
     la luce che luce       Non posso testare.56
Staendo en questa altura de lo mare,
     io grido fortemente:
     succurre, Dio, ch’io sto su l’anegare!
     et per fortuna scampai malamente;60

[p. 152 modifica]

     non uadano a pescare
     nell’alto de lo mare, ché fa follìa,
     se d’omne cosa emprìa       Non se uole spogliare.
Spogliar se uole l’omo d’ogne chouelle,64
     cioè en questo stato,
     et ne la mente non posseder chouelle;
     se nell’altro uuole essere chiamato,
     dé esser purgato dal fuoco;68
     quello è luoco da paragonare.
Abnegare se uole omne uolere
     che fin al cristallino è nagitto;6
     et nulla cosa se po possedere72
     finente al tempo ch’io ho sopraditto;
     queste l’ò certo scripto;       De lo secondo stato
     non può essere operato,
     cioè più en su la terra, ben me pare.76
L’autunni son quadrati,
     son stabiliti, non posson uoltare;
     li cieli son stainati,
     lo loro silere me faccion gridare;80
     o profondato mare,       Altura del tuo abysso
     m’à certo strecto a uolerme anegare.
Anegato omne entellecto7 è ’n un quiito,8
     però che son ghiacchiate tutte l’acque,84
     de gloria & de pena so sbandito,
     uergogna né honor mai non me piacque,
     né nulla me dispiace,       Ché la perfecta pace
     me fa l’alma capace88
     en omne loco potere regnare.
Regnare nello regno
     et nello regno sta lo principato;
     nauigase so segno,992
     possede Roma & tutto lo senato,
     et questo senatore       Sì sana omne langore,
     l’apostolo te puote exercitare.
Puote exercitare un cielo,1096
     ché questo cielo sta molto celato;
     ha perduto omne zelo,
     possedè el throno & tutto el dominato
     et lo patriarchato.       Ché tanto su è menato,100
     in Israel sì uole militare.
Lo patriarcha sì uol dimorare
     entro ne l’archa degli suoi secriti,
     et in Israel sì uole regnare,104
     però en esso regno so fugiti,

[p. 153 modifica]

     loco si so uniti
     et han fugiti tutti gli altri regni:
     quella è la terra che uoglion redetare.108
Terra de promission n’è promessa,
     ch’en essa terra regnò l’om perfecto;
     et tutti gli perfecti regna en essa,
     che per uirtute posto ci on l’affecto,112
     priuato lo ’ntellecto,       Sguardando nell’aspecto,
     en omne loco se posson transformare.
Formati senza forma,
     mocze tutte le faccie per amore,116
     però che son tornati en prima forma;
     et questa è la cagione:       Chi sta nel terzo stato,
     del nouo Adam plasmato
     non uol pensar peccato né operare.120


Note

  1. [p. 197 modifica]calci al core: altroue era un calcio.
  2. [p. 197 modifica]ché l’amore m’à folto: altroue era che lo mar.
  3. [p. 197 modifica]en mano de lo suegliato: altroue era dello suiato.
  4. [p. 197 modifica]per hauer più ragione: altroue era magior ragione.
  5. [p. 197 modifica]O entenebrata luce: altroue era O tenebrata.
  6. [p. 197 modifica]che fin al cristallino è nagitto: altroue era en egypto, & altroue era e enagietto, & accordaua la rima con sopradetto, al terzo verso.
  7. [p. 197 modifica]Anegato omne entellecto: altroue era Abnegato.
  8. [p. 197 modifica]è ’n un quiito: altroue era non quieto.
  9. [p. 197 modifica]nauigase so segno: altroue era soinga, che non so quello significhi.
  10. [p. 197 modifica]Puote exercitare un cielo: altroue era in cielo. Et de l’altre parole erano uarie in diuersi libri, ma le predette bastino notate.