La mente di un uomo di Stato/Capitolo VII

../Capitolo VI

../Capitolo VIII IncludiIntestazione 7 marzo 2023 100% Da definire

Capitolo VI Capitolo VIII
[p. 491 modifica]

CAPITOLO VII.

CARICHI PUBBLICI.

§. 1.


PErchè le imposte sieno uguali, conviene, che la legge, e non l’uomo le distribuisca.

§. 2.

La sontuosità necessita il Principe a gravare i popoli straordinariamente, ed esser Fiscale.

§. 3.

Dallo spendere assai ne resultano gravezze, dalle gravezze querele.

§. 4.

Con la parsimonia il Principe viene ad usare liberalità a tutti quelli, a cui non toglie, che sono infiniti, e miseria a tutti coloro, a cui non da, che sono pochi.

§. 5.

Nell’esazione delle tasse, si deve soprattutto aver compassione alla miseria, e calamità de’ popoli, per mantenerli al paese più che è possibile.

§. 6.

E’ cosa conveniente aver pietà dei poveri, e miserabili; per[p. 492 modifica]ciò nel riscuoter le tasse si deve aver loro compassione, perchè è cosa dura voler trarre donde non si può.

§. 7.

Nell’esazioni delle tasse s’abbia discrezione, e misericordia, che richiede la calamità de’ popoli, sopportandoli, e non volendo da loro più, che si può.

§. 8.

Con modi onesti, e ordinarj si riduchino le tasse al giusto, e ragionevole.

§. 9.

Gli uffiziali nei lavori pubblici si portino con umanità, e discrezione, per non esasperare i lavoratori di campagna nei tempi massime sinistri, nei quali hanno più bisogno di misericordia, che di rigidità; perchè il principale instituto de’ lavori pubblici è diretto alla salute, utilità, e bene del paese a tempi convenienti, e non per impoverire, e far vivere malcontenti gli uomini.

§. 10.

Nei lavori pubblici si trattino i lavoratori di campagna in tal modo amorevolmente, che piuttosto venghino volontarj, che forzati, dovendo esser più a cuore i comuni, e popoli, che i lavori.

§. 11.

Tali opere si conduchino col più atto, e dolce modo si può, per non far disperare gli uomini.