La leggenda di Tristano/LXXXVIII
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Autori vari - La leggenda di Tristano (XIII secolo)
LXXXVIII
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LXXXVIII. — In questa parte dice lo conto, che, quando Ghedin intese queste parole, fue molto allegro, imperciò ch’egli innodiava T. di tutto suo cuore. E dissero tutti comunemente: «Re Marco, questo faremo noi volontieri». E incontanente ismontano da cavallo e andarono dentro. E quando videro madonna Isotta, sí la domandaro e dissero: «Ov’è T., lo traditore lo quale ha tradito lo re Marco suo zio? Ma s’egli è pro cavaliere, vegna e combatteremo co lui». E a queste parole, quando madonna Isotta vide li cavalieri, si ebe molto grande paura e incominciò fortemente a gridare e dicea: «Oi lassa me! T., ove see? Socorrimi dali traditori, li quali mi vogliono fare villania!». Ed in questo lamento sí piangea molto fortemente.