La fisica dei corpuscoli/Capitolo 4/4
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4. — Come si vedono i granuli. Ultramicroscopio. — L’osservazione dei granuli visibili delle soluzioni colloidali si rende possibile per il fenomeno di diffrazione a cui danno luogo quando siano convenientemente illuminate. È un fenomeno del tutto analogo a quello che si verifica per i corpuscoli atmosferici, e che è noto sotto il nome di fenomeno di Tyndall, per cui un raggio solare ci fa vedere i piccoli granelli di polvere sospesi nell’aria, e che direttamente non erano percettibili. La luce solare colpendo lateralmente quei granuli ne viene diffratta e rende visibili i centri di diffrazione.
L’ultramicroscopio risolve appunto questo problema. È un microscopio ordinario per ciò che riguarda lo strumento ottico di ingrandimento. Ma l’illuminazione dell’oggetto viene fatta in modo diverso del solito. Mediante speciali condensatori si fa giungere un fascio di luce intensa sull’oggetto, in una direzione quasi normale all’asse del microscopio. In tal modo la luce non penetra nel microscopio ma illumina solo lateralmente i corpuscoli che possono essere presenti nel campo dell’oggetto. Questi corpuscoli divengono così centri di diffrazione. Essi non risultano dunque visibili nella loro forma e nelle loro dimensioni, ma come centri distinti fra loro, e si possono contare e seguire nel loro movimento.
In questo modo si rendono percettibili corpuscoli la cui esistenza non si potrebbe rivelare con visione diretta. Nel microscopio ordinario con un ingrandimento di mille diametri risultano visibili oggetti con diametro di circa un decimo di micron ossia dell’ordine di . Con ingrandimento anche maggiore si può giungere poco al disotto di quelle dimensioni, ma con l’ultramicroscopio si possono vedere corpuscoli le cui dimensioni raggiungano appena qualche cifra dell’ordine .