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84 IV. I fondamenti sperimentali della teoria cinetica

tico di ingrandimento. Ma l’illuminazione dell’oggetto viene fatta in modo diverso del solito. Mediante speciali condensatori si fa giungere un fascio di luce intensa sull’oggetto, in una direzione quasi normale all’asse del microscopio. In tal modo la luce non penetra nel microscopio ma illumina solo lateralmente i corpuscoli che possono essere presenti nel campo dell’oggetto. Questi corpuscoli divengono così centri di diffrazione. Essi non risultano dunque visibili nella loro forma e nelle loro dimensioni, ma come centri distinti fra loro, e si possono contare e seguire nel loro movimento.

In questo modo si rendono percettibili corpuscoli la cui esistenza non si potrebbe rivelare con visione diretta. Nel microscopio ordinario con un ingrandimento di mille diametri risultano visibili oggetti con diametro di circa un decimo di micron ossia dell’ordine di . Con ingrandimento anche maggiore si può giungere poco al disotto di quelle dimensioni, ma con l’ultramicroscopio si possono vedere corpuscoli le cui dimensioni raggiungano appena qualche cifra dell’ordine .


5. — La discontinuità delle sostanze disciolte. — In tutte le sospensioni, e in molte soluzioni colloidali i granuli della sostanza solida distribuiti nella massa liquida sono visibili, o ad occhio nudo, o col microscopio direttamente, o indirettamente con l’ultramicroscopio. In queste dunque la discontinuità è visibile e non richiede alcuna dimostrazione.

Quando i granuli sono talmente piccoli da non esser percepiti neppure per diffrazione, allora la soluzione apparisce all’osservazione come un semplice liquido, e si dice otticamente vuota.

Tutte le soluzioni propriamente dette sono otticamente vuote, e lo sono anche molte soluzioni colloidali. In molti casi però non si può ancora da una soluzione otticamente vuota ottenere un graduale ingrandimento dei granuli