La caccia di Diana/Canto X
Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | Canto IX | Canto XI | ► |
Quella ch’avante all’altre si seguiva
Mi par ch’era Mariella Passerella,
A cui Costanza Galiotti giva
Di dietro e Mariella Piscicella,
Dalfina di Barasso ancora v’era, 5
E dopo lei de’ Brancazzi Vannella,
Salendo per la nuova primavera:
Ma a quel monte, ch’è in ver ponente,
Si dirizzava più piacente schiera;
Ch’io vidi all’altre andar principalmente 10
Zizzola Faccipecora, la quale
Vidi seguir, se ben mi torna a mente,
Ardita assai Tuccella Serisale,
E Biancola Caraffa dopo lei
Con Caterina, nello andare eguale. 15
Veniva appresso di dietro a costei
Giacopella Embriaca, e della Cerra
Tanzella grazïosa conoscei.
Ma, se la mia memoria non erra,
Catrina Sighinolfi alla campagna 20
Si volse rimaner pigliando terra;
A cui Covella Dona s’accompagna,
E Mitola Caracciola, e Berita
Galeota, e Zizzola d’Alagna:
Covella d’Arco ancor v’era, fornita 25
Di buono uccel ciascuna, se n’andaro
All’altre che nel luogo avean partita.
Marella e l’altre ardite incominciaro
La caccia forte dietro ad un castoro,
Che nel vallon, dove giron, trovaro. 30
Ma Vannella Bolcana fra costoro
Più presta fu con buon can seguitando,
Per ch’ella il prese prima di coloro.
E mentre ch’elle andavan sì cercando,
Mariella si fisse, ed ascoltava 35
Che fosse ciò ch’ell’udiva mugghiando,
E quanto più nella foresta entrava,
Più il mugghiar vicin se le faceva,
Di ch’ella forte si maravigliava.
Nè conoscer di lor nulla poteva 40
Ciò ch’ella fosse, ma Serella disse,
Ch’uno elefante veder le pareva
Giacere in terra, onde ciascuna fisse
Il passo dubitando, e dilivrarsi
Per gire ad esso, che che n’avvenisse. 45
E come alquanto ver quello appressarsi,
Giacendo in terra lo videro stare,
Nè si poteva in modo alcun levarsi.
Cessossi allor da loro il dubitare,
E correndoli sopra colle scure 50
Lance e saette incominciargli a dare.
Ucciso quello, ritornar sicure,
Ed a Mariella presentar la testa,
Che lor guida era nelle vie oscure.
Quella ne fece mirabile festa, 55
Dicendo: i cacciator, ch’ebbono affanno
Co’ lori ingegni forse a prender questa,
Trovandola esser presa, si dorranno".