Ma, se la mia memoria non erra,
Catrina Sighinolfi alla campagna
Si volse rimaner pigliando terra;
A cui Covella Dona s’accompagna,
E Mitola Caracciola, e Berita
Galeota, e Zizzola d’Alagna:
Covella d’Arco ancor v’era, fornita
Di buono uccel ciascuna, se n’andaro
All’altre che nel luogo avean partita.
Marella e l’altre ardite incominciaro
La caccia forte dietro ad un castoro,
Che nel vallon, dove giron, trovaro.
Ma Vannella Bolcana fra costoro
Più presta fu con buon can seguitando,
Per ch’ella il prese prima di coloro.
E mentre ch’elle andavan sì cercando,
Mariella si fisse, ed ascoltava
Che fosse ciò ch’ell’udiva mugghiando,
E quanto più nella foresta entrava,
Più il mugghiar vicin se le faceva,
Di ch’ella forte si maravigliava.
Nè conoscer di lor nulla poteva
Ciò ch’ella fosse, ma Serella disse,
Ch’uno elefante veder le pareva
Giacere in terra, onde ciascuna fisse
Il passo dubitando, e dilivrarsi
Per gire ad esso, che che n’avvenisse.
E come alquanto ver quello appressarsi,
Giacendo in terra lo videro stare,
Nè si poteva in modo alcun levarsi.