La Cicceide legittima/II/LXVI
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Giovanni Francesco Lazzarelli - La Cicceide (XVII secolo)
LXVI
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A D. Ciccio desiderato in Cielo.
lxvi.Q
Uando il Coro divin, per dar di mano Al governo del Mondo, in Cielo ascese,
Ciascun de' Numi un Animal si prese
4Per attual Ministro, e Cortigiano:
Giuno al Pavone, a l’Aquila s'apprese
Giove, e gl’altri così di mano in mano:
Or, vago anch’ei d’avere il suo, Vulcano
8In te D. Ciccio ha le sue voglie intese.
Se ben però (rispetto al bel folgore
Che vibra di Giunon l’occhiuto Augello,
11E ’l bianco Cigno de la Dea d’Amore)
Tu puoi temer di non aver l’onore
D’esser tenuto l'Animal più bello,
14Almen l’avrai de l’essere il maggiore.