La Cicceide legittima/II/LXV
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Giovanni Francesco Lazzarelli - La Cicceide (XVII secolo)
LXV
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A D. Ciccio nel medesimo Soggetto.
Alludendosi alla sua frequente indisposizione di Morici.
D
Unque per tanto poco V’è montato capriccio,
Caro Signor D. Ciccio,
4Di mandar ogni cosa a ferro, e foco?
Sebben dall’altro canto,
Se 'l vostro genio è tanto
Pronto a far sangue, in ver n’avete appresso
8Efficace il motivo,
E l’esempio impulsivo
Dal vostro Culo istesso.
Dal vostro Cul, che spesso
12Inviperito, e gonfio a par d'un angue
Per ogni poca cosa anch’ei fa sangue.