La Cicceide legittima/II/LXV

Sonetti

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A D. Ciccio nel medesimo Soggetto.
Alludendosi alla sua frequente indisposizione di Morici.

lxv.
D
Unque per tanto poco

     V’è montato capriccio,
     Caro Signor D. Ciccio,
     4Di mandar ogni cosa a ferro, e foco?
     Sebben dall’altro canto,
     Se 'l vostro genio è tanto
     Pronto a far sangue, in ver n’avete appresso
     8Efficace il motivo,
     E l’esempio impulsivo
     Dal vostro Culo istesso.
     Dal vostro Cul, che spesso
     12Inviperito, e gonfio a par d'un angue
     Per ogni poca cosa anch’ei fa sangue.