La Cicceide legittima/II/LXVII
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Giovanni Francesco Lazzarelli - La Cicceide (XVII secolo)
LXVII
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D. Ciccio, essendo infermo, muta ogni giorno la forma del Testamento.
lxvii.D.
Ciccio essendo prossimo al morire, E nol volendo far senza testare,
S’è messo di proposito a pensare
4Sopra la forma del distribuire;
Ma par, che non si sappia stabilire
Nella risoluzione, ch’egli è per fare;
Onde muta, e rimuta, e per mutare
8Ha speso in carta quantità di lire:
Quindi preveggo già, che inutilmente
Farallo, e che l’erede universale
11Vedrà quel, che sperò, ridotto al niente:
Poichè, se punto se gli allunga il male,
Egli avrà speso in carta solamente
14Pria, che sia morto, tutto il Capitale.