La Cicceide legittima/I/LX
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Giovanni Francesco Lazzarelli - La Cicceide (XVII secolo)
LX
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Per lo stesso Soggetto.
lx.C
Ome, ch’io t’ho nel Cul? Costantemente, D. Ciccio, io torno a dir, che non l’ho detto,
Sapendo molto ben con qual rispetto
4Teco mai sempre ha da trattar la gente.
Io sono al nome tuo sì riverente,
Quanto è devoto il Turco a Macumetto,
Nè del mio puro, e cordiale affetto
8Hai tu da giudicar diversamente.
Se dunque più con simile partita
A turbar ti verranno i Susurroni,
11Dà pur lor francamente una mentita;
Ch’io non t’ho già nel Cul, come supponi,
Ma t’ho ben presso al Cul circa tre dita,
14Che quello è proprio il sìto de’ C...