La Cicceide legittima/I/LIX
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Giovanni Francesco Lazzarelli - La Cicceide (XVII secolo)
LIX
◄ | I - LVIII | I - LX | ► |
L’Autor si giustifica con D. Ciccio, dolutosi ch’avesse detto d’averlo in Culo.
lix.C
Ome, ch’io v’ho nel Cul? Non disse il vero Chi di me vi suppose un detto tale;
Non ho miga il cervel così leggiero,
4Che distinguer non sappia il ben dal male.
Voi, cui capisce appena un mondo intero
Entrar dov’entra appena un serviziale!
Quello saria sproposito, ch’invero
8Troppo si scosteria dal naturale:
Anzi, se tra’ Filosofi più chiari
Non si trova, nè s’è trovato ancora,
11Chi sappia unir due termini contrarj;
Come volete voi, nella mal ora,
Ch’io possa aver nel Culo un vostro pari,
14Se voi sete di quei, che stan di fuora?