La Cicceide legittima/I/LIX

Sonetti

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L’Autor si giustifica con D. Ciccio, dolutosi ch’avesse detto d’averlo in Culo.

lix.
C
Ome, ch’io v’ho nel Cul? Non disse il vero

  Chi di me vi suppose un detto tale;
     Non ho miga il cervel così leggiero,
     4Che distinguer non sappia il ben dal male.
Voi, cui capisce appena un mondo intero
     Entrar dov’entra appena un serviziale!
     Quello saria sproposito, ch’invero
     8Troppo si scosteria dal naturale:
Anzi, se tra’ Filosofi più chiari
     Non si trova, nè s’è trovato ancora,
     11Chi sappia unir due termini contrarj;
Come volete voi, nella mal ora,
     Ch’io possa aver nel Culo un vostro pari,
     14Se voi sete di quei, che stan di fuora?