La Cicceide legittima/I/CXCVI
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Giovanni Francesco Lazzarelli - La Cicceide (XVII secolo)
CXCVI
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A D. Ciccio, che bramoso d’ingrandimento si duole di aver pochi beni di fortuna.
cxcvi.D.
Ciccio, e non hai già sì gran ragione Nel dir, che la fortuna operò male
A porti in basso stato, e disuguale
4Alle tue gigantesche operazioni.
Perchè, secondo le disposizioni
Fatte già dall’Artefice immortale,
Cioè secondo l’ordin naturale
8E’ lo star basso il proprio de’ C....
Pur non ostante, ciò spero ben tosto
Di sentirti avanzato, e di vederte
11Sorto dalla bassezza, ove sei posto;
Avendo io stesso udito dir, che certe
Persone dal tuo basso infimo posto
14Son per alzarti al Ciel sulle coperte.