La Cicceide legittima/I/CCXXXIII
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Giovanni Francesco Lazzarelli - La Cicceide (XVII secolo)
CCXXXIII
◄ | I - CCXXXII | I - CCXXXIV | ► |
D. Ciccio percosse con un pugno il Dott. Domenici, perchè nol chiamò Avvocato.
ccxxxiii.R
Ecandosi D. Ciccio a grand’ingiuria, Che dal Dottor Domenici negato
Gli fosse là nella Romana Curia
4Con suo disprezzo il titol d’Avvocato:
Senza considerar che per incuria
Ei forse commettea questo peccato,
Gli diede uno sgrugnon con tanta furia,
8ch’un occhio gli lasciò mezzo ammaccato.
Ma quei, l’affronto in carità soffrendo,
Disse: Per mia maggior riputazione
11Teco non mi risento, e men t’offendo.
Perchè s’anch’io ti dassi uno sgrugnone,
Potrebbe poi la gente andar dicendo,
14Che ’l Domenici ha dato nel C....