Istorie dello Stato di Urbino/Libro Primo/Capitolo XVII
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CAPITOLO XVII.
Come i Galli Senoni uscirono à’ danni de’ Toscani, sconfissero in Arezzo i Romani, da’ quali poi furono anch’essi sconfitti, e dal loro Paese scacciati, per haver violata la ragion delle genti.
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ficarsi altre città, ò reedificare l’antiche per nuove Colonie dedurvi, overo per instituirvi Municipij, e vedendo che Suasa era nel più ameno luogo, e nel più sicuro posto di tutta la Contrada: però che sendo lungi tredici miglia dal Mare, in un’ampla pianura, sopra l’onde d’un abbondante Fiume, cinta di humili, & di fertilissimi Colli, trovarono, che secondo le regole d’Aristotile, haveva tutte le conditioni, che il sito ricerca d’una nobile, e bene intesa Città: Onde i più alteri de i vittoriosi soldati si diedero alla riedificatione di essa, & in breve compita l’opera l’habitarono, e col successo de gli anni crebbe tanto il popolo, ch’ella ritornossi all’antico stato, & d’Italia fù Cittade famosa; come Io da i marmi scritti hò raccolto, che delle grandezze sue parlano pienamente, secondo che apparerà, quando diffusamente di lei nel seguente libro favellaremo.