Ione (Euripide)/Parodo
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Entra il Coro, formato di ancelle di Creusa.
coro
Strofe
i semicoro
Non soltanto in Atene sacra
son templi di belle colonne
sacri ai Numi nei riti febèi.
Anche qui, dove il Nume ambiguo,
di Latona figliuolo, ha sede,
fulgore di pura pupilla
dalla duplice fronte scintilla.
ii semicoro
Vedi, l’Idra di Lerna,
con un falcetto d’oro,
di Giove uccide il figlio,
osserva, cara, osserva.
Antistrofe
i semicoro
Vedo; e un altro vicino a lui,
che leva una fiaccola ardente.
Non è forse Iolào, la cui storia
è tessuta sui nostri pepli,
il doríforo prode? Vedi,
col figlio di Giove sostiene
le fatiche affrontare e le pene.
ii semicoro
Sopra un alato mira
corsier colui che stermina
la Chimera trigèmina,
mostro che fuoco spira.
Strofe II
i semicoro
Da per tutto giro lo sguardo.
Sopra i muri, vedi il tumulto
dei Giganti nel marmo sculto?
ii semicoro
Dove dici lo sguardo volgo.
i semicoro
Adesso quella guarda
che preme sopra Encèlado
la gorgònïa targa.
ii semicoro
Vedo Pàllade mia Signora.
i semicoro
E piú là, vedi il folgore
orrido scintillante,
di Giove nella mano,
che saetta lontano.
ii semicoro
Vedo: l’infesto Mimante
con la saetta incenera.
i semicoro
E un altro dei Terrigeni,
con l’imbelle fèrula d’ellera,
Bacco Bromio lo stermina.
Antistrofe II
coro
a Ione.
Dico a te, che stai presso il tempio:
oltre la soglia si concede
ch’io sospinga il mio bianco piede?
ione
No, stranïere, è proibito.
coro
Né sapere potrei...
ione
Che vuoi sapere? Dimmelo.
coro
Se nei templi febèi
è l’umbilico della terra.
ione
Certo, di bende cinto,
e intorno son le Gòrgoni.
coro
Ciò narra anche la fama.
ione
Se l’offerta dinanzi al sacrario
faceste, chi brama
d’Apollo i responsi, s’appressi
all’are; ma schivi, se vittima
non cadde, del tempio i recessi.
coro
Ho inteso, e la legge
non vo’ trasgredire del Dio;
ma già ciò che fuori
si vede, allieterebbe l’occhio mio.
ione
Ciò ch’è lecito, tutto osservatelo.
coro
Concessero i Signori
nostri, che questo tempio contemplassimo.
ione
E di qual casa dette siete ancelle?
coro
Sorgono nella terra sacra a Pallade
le case dei miei re.
Ma quella onde tu chiedi, è innanzi a te.