Parodo

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Euripide - Ione (413 a.C. / 410 a.C.)
Traduzione dal greco di Ettore Romagnoli (1928)
Parodo
Prologo Primo episodio
Questo testo fa parte della raccolta I poeti greci tradotti da Ettore Romagnoli


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Entra il Coro, formato di ancelle di Creusa.

coro
Strofe
i semicoro

Non soltanto in Atene sacra
son templi di belle colonne
sacri ai Numi nei riti febèi.
Anche qui, dove il Nume ambiguo,
di Latona figliuolo, ha sede,
fulgore di pura pupilla
dalla duplice fronte scintilla.

ii semicoro

Vedi, l’Idra di Lerna,
con un falcetto d’oro,
di Giove uccide il figlio,
osserva, cara, osserva.

Antistrofe
i semicoro

Vedo; e un altro vicino a lui,
che leva una fiaccola ardente.

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Non è forse Iolào, la cui storia
è tessuta sui nostri pepli,
il doríforo prode? Vedi,
col figlio di Giove sostiene
le fatiche affrontare e le pene.

ii semicoro

Sopra un alato mira
corsier colui che stermina
la Chimera trigèmina,
mostro che fuoco spira.

Strofe II
i semicoro

Da per tutto giro lo sguardo.
Sopra i muri, vedi il tumulto
dei Giganti nel marmo sculto?

ii semicoro

Dove dici lo sguardo volgo.

i semicoro

Adesso quella guarda
che preme sopra Encèlado
la gorgònïa targa.

ii semicoro

Vedo Pàllade mia Signora.

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i semicoro

E piú là, vedi il folgore
orrido scintillante,
di Giove nella mano,
che saetta lontano.

ii semicoro

Vedo: l’infesto Mimante
con la saetta incenera.

i semicoro

E un altro dei Terrigeni,
con l’imbelle fèrula d’ellera,
Bacco Bromio lo stermina.

Antistrofe II
coro
a Ione.

Dico a te, che stai presso il tempio:
oltre la soglia si concede
ch’io sospinga il mio bianco piede?

ione

No, stranïere, è proibito.

coro

Né sapere potrei...

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ione

Che vuoi sapere? Dimmelo.

coro

Se nei templi febèi
è l’umbilico della terra.

ione

Certo, di bende cinto,
e intorno son le Gòrgoni.

coro

Ciò narra anche la fama.

ione

Se l’offerta dinanzi al sacrario
faceste, chi brama
d’Apollo i responsi, s’appressi
all’are; ma schivi, se vittima
non cadde, del tempio i recessi.

coro

Ho inteso, e la legge
non vo’ trasgredire del Dio;
ma già ciò che fuori
si vede, allieterebbe l’occhio mio.

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ione

Ciò ch’è lecito, tutto osservatelo.

coro

Concessero i Signori
nostri, che questo tempio contemplassimo.

ione

E di qual casa dette siete ancelle?

coro

Sorgono nella terra sacra a Pallade
le case dei miei re.
Ma quella onde tu chiedi, è innanzi a te.