Io veggio il Re feroce: ecco l'altero
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Gio. Pietro Zanotti
VIII1
Io veggio il Re feroce: ecco l’altero
Giovane Sueco u’ più ferve la mischia,
In volto, cui nessun guardar s’arrischia,
Di sudor sparso e polveroso e nero;
5E ovunque rota il sanguinoso e fiero
Brando, l’aria a quei colpi intorno fischia,
E il Suol, mentre fra stuolo e stuol si mischia,
Si scuote al calpestar del gran destriero.
Rotte le avverse squadre ei per foreste,
10Ei per balze i Fuggenti insegue e aggiunge,
E la Sarmazia ne sospira e plora;
E sott’elmi e corazze e busti e teste
Mugghiando il Boristene, ancor da lunge
Il fier Danubio il sente, e si scolora.