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Propositione. V.

Niun corpo egualmente grave, puo andare per alcun spacio di tempo, over di loco, di moto naturale, e violente insieme misto.
E
Ssempi gratia, sel fusse una possanza movente in ponto .a. laqual dovesse tirare un corpo equalmente grave violentemente per aere, et che tutto il transito: chi far dovesse il detto corpo de quella spinto: fusse tutta la linea .a.b.c.d.e.f. Dico che il detto corpo non passara parte alcuna di tal suo transitto di moto violente, naturale insieme misto, ma passara per quello, over totalmente di moto violente puro, over parte di moto violente puro, et parte di moto naturale puro, et quello istante, che terminata il moto violente, quel medemo sara principio dil moto naturale, et se possibel fusse (per ladversario) che quello potesse passare alcuna parte di moto violente, et naturale insieme misto, poniamo, che quella sia la parte .c.d. Seguiria adonque che il detto corpo passando [p. 7v modifica]

dal ponto .c. al ponto .d. andasse augumentando in velocita, per quella parte che participasse del moto naturale (per la prima propositione) et similmente che andasse calando de velocita per quella parte che participasse del moto violente (per la terza propositione) che saria una cosa absorda, che tal corpo in un medemo tempo debbia andar augumentando, et diminuendo de velocita, destrutto adonque l'opposito, rimane il proposito.