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PRIMO. | 7 |
l’altro la linea .c d. Dico che questi dui corpi giongendo al fine di questi dui lor movimenti violenti, cioè l’uno allo istante, over ponto .b. et l’altro allo istante, over ponto .d. andariano de egual velocita. Ma dal principio di tali loro movimenti cioe, l'uno da lo istante .a. et l’altro da lo istante .c. se partiriano de inegual velocita, perche quello che doveria passare per lo transito, over spacio .a b.(per esser più longo di l’altro) se partira più veloce da lo istante .a. che non fara l’altro da lo istante .c. la qual cosa se dimostrara in questo modo. Perche se li detti dui corpi trovasseno alcun resistente in li dui istanti .d. et .b. li quali fusseno simili et eguali in resistentia, fariano in essi dui effetti (per la quinta suppositione) eguali onde (per la tertia suppositione) andariano de egual velocita, che è il primo proposito .a. dimostrar il secondo dal transito, over linea .a b. maggiore ne segaremo con la imaginatione la parte .b k. egual al transito, over linea .c d, minore, et perche li detti dui corpi giongendo alli dui istanti .d. et .b. andariano de egual velocita (come di sopra e sta dimostrato) haveriano transito de egual velocita spacij egualmente distanti da li preditti dui lochi, over istanti .b. et .d. (per la seconda suppositione). Adonca li detti dui corpi transiriano de egual velocita l’uno per lo spacio .k b. partiale, et l'altra per lo spacio .c d. totale, cioè. Passariano quegli in tempi eguali. Et perchè quanto più un corpo grave (nel moto violente) se andara aluntanando dal suo principio (per la terza propositione) tanto più andara pigro e tardo. Adonque il corpo che venisse da lo istante a. andaria più veloce per lo spacio .a k. che per alcun luoco del spacio .k b. partiale, seguita adonca (per comuna scientia) che il corpo che venisse dallo istante .a. andaria più veloce per lo spacio .a k. che non andaria l’altro in alcun luoco di spacio .c d. totale. Il corpo adonque, che venisse dal ponto, over istante .a. si parteria più veloce da esso istante .c. e non faria quello che se partisse da lo istante .a. da esso istante .c. che è il secondo proposito.
Propositione. V.
Ssempi gratia, sel fusse una possanza movente in ponto .a. laqual dovesse tirare un corpo equalmente grave violentemente per aere, et che tutto il transito: chi far dovesse il detto corpo de quella spinto: fusse tutta la linea .a.b.c.d.e.f. Dico che il detto corpo non passara parte alcuna di tal suo transitto di moto violente, naturale insieme misto, ma passara per quello, over totalmente di moto violente puro, over parte di moto violente puro, et parte di moto naturale puro, et quello istante, che terminata il moto violente, quel medemo sara principio dil moto naturale, et se possibel fusse (per ladversario) che quello potesse passare alcuna parte di moto violente, et naturale insieme misto, poniamo, che quella sia la parte .c.d. Seguiria adonque che il detto corpo passando