Intorno al labro del mio ben che fai

Giovan Battista Marino

XVII secolo Indice:Marino Poesie varie (1913).djvu Letteratura XVI. La lanugine del giovane amato Intestazione 19 luglio 2023 100% Da definire

Tu pur, ben mio, fra l'armi e per gli ondosi Non cosí bella mai per l'onda egea
Questo testo fa parte della raccolta Poesie varie (Marino)/Versi di occasione


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xvi

la lanugine del giovane amat

Scritto a richiesta della stessa.

     Intorno al labro del mio ben che fai,
invido, ahi troppo, e temerario pelo,
che d’aureo sí, ma ingiurioso velo
i suoi vivi rubini ombrando vai?
     Se per esser baciato ivi ti stai,
baci vie piú che non ha foglie in stelo,
baci vie piú che non ha stelle in cielo,
da questa bocca innamorata avrai!
     Ma, se trofeo del Tempo ivi tu sorgi,
perché manchi in lui l’ésca, in me l’ardore,
di tua vana follia non ben t’accorgi.
     Ché d’òr sí bel mille catene Amore
fabrica a l’alma; e quante punte sporgi,
tanti son strali, ond’ei m’impiaga il core.