Il suggeritore nudo/Undicesima sintesi
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Undicesima sintesi
IL VENERO DEI MANOSCRITTI
Piramide di conchiglie azzurre semiaperte.
Il venero
nella buca (emerge soltanto la sua faccia tonda e rossa di luna piena d’agosto):
Sono il Venero, non la Venere! Sono il Venero dei manoscritti, plasmato con la schiuma volante di tutte le carte ambiziose. Sono il dolore fatto carne di tutti i poeti mancati. Sono il poeta che operò sistematicamente la trasfusione del proprio genio colorato nei cervelli grigi... Nasco da un mare di carta... (Silenzio) Meno male, ora brucia sotto le mie gambe i copioni rossi. (Con lampadine rosse viene simulato il fuoco nella buca) E’ l’incendio della biblioteca d’Alessandria. Sono il Sultano Omar! (Pausa lunga) Ora esco, come una perla dalla conchiglia. Il mare del genio ondeggia intorno a me. Ma il blu ideato dal poeta è più intenso di questo raffigurato sulla scena. Gli attori sono troppo lontani dal testo. Non va. Mi ritiro.
Il pubblico
Il venero
Mi volete alla ribalta nudo, assolutamente nudo? Vorrei portare con me qualche intonazione.
Il pubblico
No, no, venga fuori nudo senza intonazioni.
Il venero
Non vorrei... Ho un nemico nella sala! Si sa, una parola attira l’altra e si conclude a cazzotti.
Il pubblico
Venga, venga fuori!
Il venero
Declino ogni responsabilità. Eccomi nudo! (Uscendo) Nudo!
Un poliziotto
avventandosi:
Vi arresto!
Il vento del palcoscenico
Si, si, lo arresti. Non vogliamo più suggeritori. Vivremo meglio senza consigli, senza prudenze, senza il già fatto e senza il già scritto. Meglio un errore proprio che cento belle cose suggerite da altri.
Il poliziotto
Dovreste almeno mettervi un pantaloncino da bagno.
Il venero
L’avessi! Neanche di carta. E poi cosa vuole ohe io pensi a coprìrmi? Sono nudo come una lagrima. (Singhiozza) Se sapeste! Per quella dannata speranza di estrarre l’oro artistico dalla vita, ho massacrato l’amore e perduto la mia donna. Fuggì, portandosi via anche i miei figli. (Lungo silenzio) Vede quella Signorina? E’ l’Ingenua, la mia amica. L’amavo, ma per amore dell’arte le consigliai di andare a vivere la vita, tutta la vita. Eccola li, scavata dalle ruote come una strada maestra. Poteva, come uno zampillo d’acqua, rinfrescare l’arsura della mia anima. Potevo dissanguarmi nelle sue braccia per il nostro piacere. Ho preferito dissanguarmi sulla carta! Con la tormentosa volontà di fissare eternamente l’antichissima ansia di luce. Infatti siamo gli assetati di luce. Invochiamo urlando e singhiozzando una luce un miliardo di volte più -intensa della più accecante luce elettrica... Ma il Grande Buio? Il Grande Buio se ne frega!... Parola poco elegante! Il Grande Buio esige dei riguardi? Penso invece che dopo tanti secoli di lotta con lui, corpo a corpo, si possa parlargli brutalmente. (Silenzio) Mi volete nudo? Ebbene sia. Ecco il suggeritore nudo, cioè il nudo del dolore dell’arte e della poesia. (Al poliziotto) Per carità, non pianga anche lei. Un poliziotto in lacrime non è cosa lecita né onesta. (Con terrore) Mi dica, mi dica: E’ forse anche lei autore? Via rida, rida, rida, rida a bocca spalancata cosí potrà arrestarmi liberamente. Ridiamo insieme tutti. Non vorrei che i mariti e i dongiovanni qui presenti rientrassero a casa piagnucolando e imprecando: «Accidenti al suggeritore! Mi ha talmente immalinconito che non sono più capace di baciare la mia donna». (Al poliziotto) Lei ha arrestato il mio corpo limitato. Sta bene. Ma chi arresterà il mio infinito? Ingenua! Ingenua! Vieni tu ad arrestare l’infinito. Si, coi -tuoi baci! Ti amo! Ti amo! Non amo che te (tendendole le braccia).
Ingenua
Il fotografo
in platea, avanza puntando la sua macchina contro il palcoscenico:
Mi lasci passare. Necessità di servizio! Sono trentotto secoli che tento di cogliere quell'inafferrabile basso parlante. Oggi non mi sfugge. Ho un obiettivo speciale: Sentimentalite integrale... Fermo! Sorrida!...
Colpo di arma da fuoco nascosta nella macchina. Il Venero, colpito al petto, cade. Si sente un fragore di legni urtati nella buca del suggeritore.
Il venero
rantolando:
Chi mi applaude mortalmente dal fondo della buca?
Emergono dalla buca le due enormi mani d’oro poi l’intero corpo polisferico dorato della Gloria.
La gloria
Sono la tua Gloria futura, prossima, imminente!
Il venero
Brr! Che freddo! Lei è la Gloria!... Cioè il grande suggeritore in ritardo e senza memoria! (Lunghi rantoli) Mi... mi... vuole dire gentilmente come mi giudica...
La gloria
Ardua risposta! Occorre prima vagliare scrutare pesare... propendo per la formula seguente: Mario Applausi è lo scrittore applauditissimo e fischiatissimo che fu dittatore crudele e suicida.
Il venero
Cosa dice? Errore! Errore! Il suo setaccio ha i buchi troppo larghi!
Si slancia contro le mani della Gloria che lo forbiciano ferocemente.
FINE