Il suggeritore nudo/Seconda sintesi
Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | Prima sintesi | Terza sintesi | ► |
Seconda sintesi
IL CLUB AZIONE - FISCHIO
Stanza sotterranea scialbamente illuminata dalla buca del suggeritore che si apre nel soffitto sopra una scala di ferro a chiocciola. Sui muri appaiono dipinti enormi zufoli d’argento soffiati da guance gonfie.
Mario Applausi
ruzzola giù con Giulio, si rialza mentre Giulio rimane a terra inerte:
Disperazione! Sparire dagli avvisi murali! Fossi almeno rimasto come suggeritore! Godrei un poco la luce della ribalta. E mi divertirei a conversare con i piedi elefanteschi della eterna suocera! Brutto mestiere! Studiare i vacillamenti del caratterista che beve e i reumatismi del brillante! Perdersi coirne un faro nella memoria nebbiosa della grassa amorosa! Nutrirsi di polvere, mentre attori e attrici si stiracchiano per conquistare il centro magnetico del palcoscenico. I due amorosi fingono di amarsi ma si odiano. Strette di mano, paroline, segni convenzionali. Si tratta di seguire meccanicamente il testo senza preoccuparsi del senso! L’intonazioine, soltanto l’intonazione! Involontariamente si offende però sempre la coscienza degli attori. Se fossero coscienziosi imparerebbero a memoria la parte, per Iddio! Il suggeritore è lo sfogatoio delle loro rabbie. Gli attribuiscono debolezze e cretinerie. Se per esempio sostengo l’attore, subito mi si accusa di soffocarlo. Se lo lascio libero, gridano che l’abbandono. Sono l’odiato indispensabile. (Un silenzio) Comincio ad abituarmi all’oscurità di questa stanza. Non sono solo. (Fa lentamente il giro della stanza, osservando sei uomini seduti sui banchi lungo le pareti, fermi, la fronte nelle mani e i gomiti sulle ginocchia.) Ah! Li riconosco. Sono i capogruppo sovversivi del loggione. Via, russate pure, ma d’accordo e con la sordina. Mi trovo nel famoso circolo rivoluzionario «Pensiero e Fischio» (Toglie delicatamente un foglio di carta dalle mani di uno degli addormentati e legge) Questa notte ore due, tenetevi pronti!... Ah! Ah! Ho capito. Dunque questa notte aspettate anche voi la trama, o meglio, il suggeritore che vi dia la battuta! Non avete un vostro capo?
Un sovversivo
Si, lo abbiamo, ed è un genio immortale. Però la rovente politica gli ha arrostito il cuore, carbonizzato la lingua e vetrificato il cervello. Abbiamo perciò deciso nell’ultimo consiglio di sottoporlo ad una cura di emollienti speciali. Vede quella signorina? E’ uno degli emollienti. Sta togliendogli ogni asperità e rigidità. Ora sono tanto assorti nella cura ohe non ci vedono né ci sentono.
L’ingenua
al capo sovversivo:
Amore, dolce amore, ti dicono duro, non lo sei più. (Baciandolo) Da principio ero fredda e distratta nelle tue braccia. Capirai, il dovere è sempre noioso.
Il capo sovversivo
L’ingenua
Quello di obbedire agli ordini superiori che mi imponevano di addolcirti ad ogni costo. Mi hanno gridato: «Ingenua! Se non vuoi subire la pena capitale, diventa subito il tiepido emolliente di quella tosse politica. Ti ordiniamo di non staccarti dal suo petto prima di averla sciolta in...».
Il capo sovversivo
Catarro. Ah! Ah! Ah! (Scatarrando) Cosa? (Al pubblico) Lei dice che non si fanno certe cose in Teatro? Lo so, ma era giocoforza liberarmi dalla politica. (All’Ingenua) Cara, rimettiti sul petto mio, a guisa d’impiastro, obliquamente.
Litanie dei sovversivi
In - ge - nu - a
In - ge - nu - a
In - ge - nu - a
Addol - cisci
Addol - cisci
Addol - cisci
Mario Applausi
E voi, perché non vi muovete? (Ai sovversivi) Cosa fate?
Un sovversivo
L’idea urgente di agire ci ha narcotizzati. In cento circoli rivoluzionari «Azioni e Fischio» altri sovversivi come noi aspettano a far scoppiare la rivoluzione che la rivoluzione scoppi da sé.
Mario Applausi
Un palombaro
Scafandrato e sospeso a tubi di gomma scende dalla buca nuotando lentamente seguito da grandi pesci e navi di cartone:
Cerco, ma spero di non trovare. Nuoto sapendo che i pesci mi disprezzano.
Mario Applausi
Cosa cerchi?
Un palombaro
Sono calato giù da una società di riabilitazione sottomarina che vuole onorare un grande naufrago.
Mario Applausi
Si tratta certamente di me. Non sono forse io un grande naufrago trascurato e insieme aspettato? Ascolta il rombo dei drammi sintetici e veloci che occupano il palcoscenico girante. Ciascuno nel suo spicchio. Ora schiamazzano i radico-socialisti. Hanno quasi finito. Ecco! Cedono il posto ai cattolici. I primi hanno durato tre anni, esattamente. Cosa urlano?
Un palombaro
Boccheggio, quindi parlo. Ma non odo. Come i pesci.
Mario Applausi
Evidentemente i radico-socialisti si ribellano. Non vogliono abbandonare la ribalta. Bisogna scaraventarli giù. Divento cattolico e salgo. Prima però fissiamo l’albero del palcoscenico girante, cosí ripeteremo il nostro dramma cattolico a volontà. Ciò è logico, poiché si tratta di un dramma che risolve tutti i problemi insoluti sino ad ora. Su, su, seguitemi, sovversivi. E anche tu, palombaro. Avrai una doppia razione di ossigeno.
Mario Applausi, seguito dai sovversivi e dal palombaro sale per la scala a chiocciola. Appena spariti, piomba giù un attore.
L’attore crollato
alzandosi contuso:
Sono un radico-socialista che avendo forzato il suo radicalismo e socializzato troppo radicalmente la sua parte ha ricevuto nella radice dell’intestino una pedata poco politica.
Sipario