Il milione (Laterza,1912)/XXVIII

XXVIII. Come si cavalca per lo diserto

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XXVIII. Come si cavalca per lo diserto
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XXVIII (XXXVIII)

Come si cavalca per lo diserto.

Quando l’uomo si parte da Crema (Cherman), cavalca sette giornate di molta diversa via; e dirovvi come l’uomo vae tre giornate che l’uomo non trova acqua,1 se non verde com’erba, salsa [p. 34 modifica] e amara;2 e chi ne bevesse pure una gocciola lo farebbe andare bene dieci volte a sella, e chi mangiasse un granello di quello sale, il qual se ne fae, farebbe lo somigliante: e perciò si porta bevanda per tutta quella via. Le bestie ne beono per gran forza e per gran sete, e falle molto iscorrere. In queste tre giornate non ha abitazione, ma tutto diserto e grande siccitade; bestie non v’ha, che non v’avrebbono che mangiare. Di capo di queste tre giornate si truova un altro luogo,3 che dura quattro giornate nè piú nè meno, fatto come le tre giornate, salvo che si trovano asine salvatiche. Di capo di queste quattro giornate finisce lo reame di Crema e trovasi la cittá di Gobiam (Cobinan).

  1. Cas. se no molto poca, e quella aqua che l’omo atrova è...
  2. Cas. Ricc. che neguno omo la pò soferire a bevere, e chi ne... ella provocarave fluso e moveravelo...
  3. Pad. innel qual non è arbori ni aqua se non amara; e le bestie nonde abitano se non solamente axini salvadeghi.