Il milione (Laterza,1912)/C
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C (CXVI)
Ancora della provincia di Tebet.
Tebet èe una grandissima provincia, e hanno linguaggio per loro, e sono idoli, e confinano colli Mangi, e con molte altre Provincie; egli sono molti grandi ladroni. Ed è sì grande, che v’ha bene otto reami grandi e grandissima quantitá di cittade e di castella. Egli v’ha in molti luoghi fiumi e laghi, e havvi montagne, ove si truova l’oro di pagliuola in grande quantitá1. E in questa provincia si spende lo corallo, e èvvi molto caro, perchè egliono lo pongono a collo di loro femmine e di loro idoli, e hannolo per grande gioia. E in questa provincia ha ciambellotti assai e drappi d’oro e di seta; e quivi nasce molte spezie, che mai non furono vedute in queste nostre contrade. E hanno li piú savi incantatori e astrolagi2 che sieno in questi paesi. Egli fanno tali cose per opere di diavoli, che non si vuole contare in questo libro, perochè troppo se ne maraviglierebboro le persone; e sono male costumati. Egli hanno grandissimi cani, [e] mastini grandi come asini, che sono buoni da pigliare bestie salvatiche. Egli hanno ancora di piú maniere di cani da caccia; e vi nasce ancora molti buoni falconi3 pellegrini e bene volanti. Or lasciamo di questa provincia di Tebet; e dirovvi d’un’altra provincia e regione, la quale è iscritta di sotto, e sono al Gran Cane. E tutte provincie e regioni che sono iscritte in questo libro sono al Gran Cane, salvo quelle dal principio di questo libro, che sono4 cosí com’io v’ho iscritto. E perciò, da quelle infuori, quanto n’è iscritto in questo libro, tutte sono al Gran Cane; e perchè voi noi trovaste iscritto, si lo intendete in tal maniera com’io v’ho detto. Or lasciamo qui; e conterovvi della provincia di Gaindu.