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idoli, e hannolo per grande gioia. E in questa provincia ha ciambellotti assai e drappi d’oro e di seta; e quivi nasce molte spezie, che mai non furono vedute in queste nostre contrade. E hanno li piú savi incantatori e astrolagi1 che sieno in questi paesi. Egli fanno tali cose per opere di diavoli, che non si vuole contare in questo libro, perochè troppo se ne maraviglierebboro le persone; e sono male costumati. Egli hanno grandissimi cani, [e] mastini grandi come asini, che sono buoni da pigliare bestie salvatiche. Egli hanno ancora di piú maniere di cani da caccia; e vi nasce ancora molti buoni falconi2 pellegrini e bene volanti. Or lasciamo di questa provincia di Tebet; e dirovvi d’un’altra provincia e regione, la quale è iscritta di sotto, e sono al Gran Cane. E tutte provincie e regioni che sono iscritte in questo libro sono al Gran Cane, salvo quelle dal principio di questo libro, che sono3 cosí com’io v’ho iscritto. E perciò, da quelle infuori, quanto n’è iscritto in questo libro, tutte sono al Gran Cane; e perchè voi noi trovaste iscritto, si lo intendete in tal maniera com’io v’ho detto. Or lasciamo qui; e conterovvi della provincia di Gaindu.

CI (CXVIl)

Della provincia di Gaindu (Caindu).

Gaindu è una provincia verso ponente, e non ha se none uno re. E sono idoli, e sono al Gran Cane; e v’ha cittá e castella assai. E v’ha un lago ove si truova molte perle, ma il

  1. Berl. segondo la lor usanza, che se truova in tute queste provinzie.
  2. Mgb. lanieri.
  3. Berl. del fiol de Argon, corno avete intexo.