Il Tesoro (Latini)/Libro V/Capitolo XLIV
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Traduzione dalla lingua d'oïl di Bono Giamboni (XIII secolo)
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è pare il dì con la notte, e quando no ’.
Capitolo XLIV.
De’ buoi.
Buoi sono di molte maniere.
Una che nasce nelle parti d’ Asia ’, ed è chiamato buopacto, però ch’egli ha ^ crini come cavallo. E le sue corna sono sì grandi, ch’elle si avvolgono intorno alla testa, sì che nullo lo può ferire, se non sullo corno. E quando l’uomo,, o altra bestia lo caccia, egli scioglie lo suo ventre, e gittasi da dietro una feccia, una grande pezza di lungi da lui \ sì putente, che arde come bragia ^ ciò che tocca.
Un’ altra n’ ha India, che non ha se non un corno, e le sue unghie sono intere ^ come di cavallo.
1) Il t: quant la tiuìz est igal.
2) Il t ha di più: et sont apelè bovaton.
3) Le stampe: ed ha chiome e crini, corretto col nis. Vis.: ed è chiamato btiopacto, però ch’egli ha crini.
4) Una grande pezza di lungi da lui, è giunta di Bono. È nel ms Vis.
5) Come bragia, altra giunta di Bono. E nel ms. Vis.
6) Il t: sont sode et enterin.216 |
che ha sì grandi corpi, che son buoni per somari, e per portare vino ^, ^
Gli altri sono chiamati bufali, e dormono nei fondi di grandi fiumi, e vanno così bene per lo fondo dell’acqua, come per terra i buoi che son dimestici, che lavorano la terra. Son dolci e pietosi ^ ed amano loro compagnoni teneramente, e di buona fede, secondo che mostrano al grido che fanno spesse volte, quando lo suo compagno è perduto.
1) Salvatico, manca al r. È nel ms. Vis.
2) Questa è da Zanni. Le stampe e il ms. Vis.: un altro hue salnatico nasce in Alamar/na, cJie ha sì grandi corna, che sono ottone per sonore, e per por/are vino. Il t: autre bue/ naissent en Alemaigne, qui ont grans cors, et soni hon por sommier, et por vin porter. Mutato corni, in corpi; sonare, in somari. Le varianti del t sono concordi nel senso. Se non che una dice: et bons personiers por porter vin. Questa per avventura fu la prima radice del brutto strafalcione.
3) Le stampe ed il ms. Vis. e vanno così bene per lo fondo dell’acqua, come per terra. Ma i buoi che son dimestichi, e lavorano la terra, son dolci e pietosi etc. Il t: et vont autressi bien parmi le fons d’ une aigue aval comme li bue. f do inesche qui cultivent la terre; et son dous tt pitetis etc. Soppresso il puuto dopo terra, ed il ma che seg-ue: mutato e prima di lavorano (inciso che manca al ms. Vis.) in
^che, terminando con quell’inciso il periodo. Il buon senso
cosi sembra |)iù rispettato, ed il r è meylio tradotto.217 |
E pei’ò ch’olii sono molto utili a lavorate la terra ’ del signore della magione, sì si vogliono isccglioro buoi che siano giovani, e che abbiano tutte le membra belle, e sieno grandi e quadrati ^ e grandi orecchi, e la fronte larga e crespa % e grandi occhi od allegri \ e h- corna nere e ferme ^ e non si. ino avvolte, nò a modo di luna, e le nare aporte e larghe, e la ))agliolaia molto pendente ", e largo pett(). e grandi spalì(\ e larghissimo ventre ’ e lunga " In schioiKi, di’itta piena, le gambo lunghe, e duro ncrbora ^, e piccole unghie, e coda grande e pilosa, e tutti i peli ’** del corpo bene disposti, cioò corti e spossi, e sia di pelo msso.
1) Il t: moli profitable, et qaaim de la terre.
2) Il t: qui ait membres gros et qnarrez.
3) Il t aggiunge: et grins oreilles, -et fruii t large et crespe. Empiuta la lacuna col ms. Vis.
4) Il t: oils et Icrres noires.
5j II t: cornes noires, non mie votices comme lune. Il ins. Vis.: non niente voltate come luna.
6) Ut: gorge grani, et phniere, et pendant jusq’ au genoil.
7) Il t: grandisme rentre, et lonr, et l"’.
8) Lunga, manca al x.
9| Il t: iambe dures et nervouses. *
10) Corretto: li polsi del corpo bene disposti, cioè certi e spessi, che è pure nel ms. Vis. in li peli etc. col r: et toz
le poils (fu Irtto pois) dou cors.218 |
alte, lunghe ’ e di grandissimo cor’po, che abbian la fronte alta, ed occhi grossi e neri ^ e la gorgia pilosa. la coda grandissima ^ e l’unghie piccole, le gambe corte e nere, e siano di tempo di tre anni, ed infino a dieci anni porteranno figliuoli migliori che mai poi e prima.
E dicono li Greci, che se di questa bestia tu vuoi far * nascere figliuol maschio, sì si vuol legare il coglione manco al toro quando egli va alla vacca, e se vuoli ch’egli ingeneri femina, legagli il diritto.
Capitolo XLV.
Della donnola.
Donnola è una bestiuola piccola, più lunga alcuna cosa che ’l topo, e odiala il t pò molto, e la serpe, e la botta l E quando si combatte con loro, ed ella ò morsa da loro, ella incontanente
1) Ag-g-iunto e col x. Correzione del Sorio.
2) Il t aggiung’e: beles cornes, et noires, oreilles pelons.
3) 11 t: gofge et eoe longue et grandisrne.
4) Le stampe: far fare nascere. Corretto col t: se lu vetils faire engendrer masles.
5) 11 t: et emient souris, et cohierres.