Il Tesoro (Latini)/Libro II/Capitolo XXXIX

Capitolo XXXIX. Come sono assise le sette pianete

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Brunetto Latini - Il Tesoro (XIII secolo)
Traduzione dalla lingua d'oïl di Bono Giamboni (XIII secolo)
Capitolo XXXIX. Come sono assise le sette pianete
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Capitolo XXXIX.


Come sono assise le sette pianete1.

Lo conto divisa qua indietro che sopra li quattro elementi è un aere2 puro, chiamo e netto3, senza nulla oscuritate, che intornia il fuoco, e gli altri tre elementi dentro da sè, e si stende infino al firmamento. Ed in questo puro aere sono [p. 335 modifica]assisi li sette pianeti, l’uno sopra l’altro. Onde il primo ch’è più presso la terra, ch’è sopra ’l fuoco, si è la Luna.

Di sopra la Luna si è Mercurio. Di sopra a Mercurio si è Venus. Di sopra a Venus si è il Sole. Di sopra al Sole si è Mars. Di sopra a Mars si è Iuppiter. Di sopra luppiter si è Saturno, ch’è assiso sopra tutti gli altri pianeti4.

E sappiate, che ciascun pianeta ha suo cerchio dentro a quello aere puro. E ciascuno fa suo corso intorno alla terra5, l’uno più alto e l’altro più basso, secondo che sono assisi l’un cerchio dentro all’altro. Il conto dice apertamente qua a dietro, che ’l mondo è tutto ritondo e compassato diligentemente. E sì come la terra è tutta rotonda, secondo il compasso del quale il punto6 è nel profondo della terra, cioè nel miluogo, il quale è chiamato abisso; così sono compassati li cerchi degli elementi, e delle pianete, e del firmamento. [p. 336 modifica]Sicchè sono tutti ritondi l’uno dentro all’altro, e l’uno intorno all’altro. Il cerchio ch’è dentro, è minore che quello ch’è di sopra a lui. Per ciò non è meraviglia, se l’uno pianeto corre più tosto che l’altro, che tanto quanto il suo cerchio è più piccolo, tanto il puote correre più tosto. E quel che va intorno al più grande, si pena più a correrlo7, sì come il conto dirà più innanzi, là ov’egli tratterà delli pianeti ciascuno per sè.

Note

  1. Il t, de VII planetes.
  2. Il t qui e appresso orbes colle varianti airs.
  3. Netto, manca al t.
  4. Il t dice et puis, dopo ogni pianeta: Bono con maggior chiarezza, di sopra. Om mette in fine del periodo près dou firmament.
  5. E ciascuno fa suo corso intorno la terra, manca al t, che per altro è variante di tre codici citati dal Chabaille: par quoi il va et fait son cours environ la terre.
  6. Aggiunto perchè necessario all’intendimento della dimostrazione: la terra è tutta rotonda, secondo il compasso, del quale ecc. t et si comme la terre est toute reonde, à son compas, dont li poins etc.
  7. Il t va plus lentement.