Il Tesoro (Latini)/Libro I/Capitolo LVII

Capitolo LVII. Di Zorobabel, e di Neemias

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Brunetto Latini - Il Tesoro (XIII secolo)
Traduzione dalla lingua d'oïl di Bono Giamboni (XIII secolo)
Capitolo LVII. Di Zorobabel, e di Neemias
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Capitolo LVII.


Di Zorobabel, e di Neemias1.


Zorobabel e Neemias furo dello lignaggio di [p. 139 modifica]Giuda, non furo sacerdoti nè profeti; ma elli2 reedificaro lo tempio di Dio, nel tempo che Dario figliuolo di Stapis3 fu re di Persia. Ellino fecero rifare le mure di Ierusalem, e ritornaro Israel nel suo stato, e ristororon li contenimenti della loro prima regione de’ sacerdoti4, e alla morte5 furo seppelliti in Ierusalem.


Note

  1. La stampa di Zorobabel e di Neemias profeti. Profeti manca al t, che poi nega loro questa qualità.
  2. Il t ne furent ne prestre ne prophète; mais etc. Così anche il ms. Vis. Leggesi nelle stampe furo sacerdoti e profeti.
  3. Il t filz Istapiz, comunemente Istaspe.
  4. Il t estorerent les contenemenz des religions, et la raison des provoires. Il ms. Vis. qui è imperfetto.
  5. Anche qui Bono aggiunge alla morte, per cessare equivoco.